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Giubileo: Uil Lazio, da governo risorse poche e intempestive

24 novembre 2015 | 13.47
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Giubileo: Uil Lazio, da governo risorse poche e intempestive

"Le risorse assegnate dal governo per il Giubileo, cioè i 200 milioni previsti dal decreto approvato nei giorni dal Consiglio dei ministri, sono poche e intempestive". E' il netto giudizio che Alberto Civica, segretario regionale della Uil Roma e Lazio, esprime con Labitalia a proposito della dotazione finanziaria prevista in un decreto che è alla firma del Presidente Mattarella, per l'evento straordinario che si aprirà l'8 dicembre.

"Intanto, le risorse arriveranno comunque tardi -spiega Civica- e, se è vero che Papa Francesco non ci ha dato molto tempo per organizzarci, è anche vero che un decreto di questo genere poteva essere fatto e approvato già due mesi fa".

Il segretario generale della Uil Roma e Lazio avverte: "Roma è in emergenza, e non solo e non tanto per la sicurezza. Proprio oggi -cita Civica- c'è stato uno sciopero dei lavoratori di Roma Tpl, società che per conto di Atac gestisce alcune linee periferiche. Autisti e lavoratori senza stipendio da due mesi. O vogliamo parlare della sanità? Non voglio demonizzare la Regione o Zingaretti -avverte il sindacalista- ma se un cittadino chiama per fare delle analisi allergologiche, gli danno un appuntamento nel 2017".

Insomma, riassume Civica, "coi 200 milioni tapperemo qualche falla, ma non certo tutte". I sindacati romani, poi, continua il leader della Uil Roma e Lazio, "non sono stati mai convocati o ascoltati dalle istituzioni e, se si fanno accordi, si fanno a livello nazionale", dice Civica con riferimento alla moratoria sugli scioperi che dovrebbe essere firmata oggi al ministero delle Infrastrutture e dei trasporti nel tardo pomeriggio. Un patto tra sindacati e associazioni datoriali che riguarderà treni, aerei, tram, bus e metro.

"Noi abbiamo bisogno di tavoli per risolvere le crisi, non di proibizioni e basta, anche perché -avverte Civica- con questo disagio, c'è il rischio che la gente si organizza comunque e che gli scioperi e le proteste si fanno lo stesso". Quella di sedersi a un tavolo per confrontarsi sui problemi della città, ricorda, è una richiesta presentata "prima a Gabrielli e poi a Tronca". "Ma nessuno ci ha chiamato", dice.

"Mi piacerebbe che invece di proibire e basta -conclude Civica- ci spiegassero cosa bisogna fare con lavoratori come quelli di Roma Tpl, che sono centinaia e che non prendono stipendi da mesi e non sanno quando li prenderanno".

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