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Ultimo ciak per 'Rimetti a noi i nostri debiti' con Giallini e Santamaria

20 gennaio 2017 | 16.26
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Ultimo ciak per 'Rimetti a noi i nostri debiti' con Giallini e Santamaria

"Un film su uno dei mestieri che ritengo abbastanza paradossali, quello del recuperatore di crediti". Dopo 'Il venditore di medicine' Antonio Morabito porta insieme sul grande schermo Claudio Santamaria e Marco Giallini in 'Rimetti a noi i nostri debiti', una pellicola nata dopo che il regista ha letto un articolo di El Pais su una figura esistente davvero in Spagna, 'El cobrador de frac', "che va a dare il tormento ai suoi debitori facendoli vergognare vestendosi con un vistoso frac e mettendoli alla gogna".

In Italia si tratta di un personaggio non esistente e non legale, ma è legale che le banche che non riescono a recuperare il debito "preferiscano vendere ad una cifra irrisoria questo debito ad altre società", spiega il regista. Il film affronta dunque la storia di Guido (Claudio Santamaria) un debitore che si trova in una situazione paradossale nella quale capisce che l'unico modo per risolvere i propri problemi e sanare il debito è quello di andare a lavorare per i suoi creditori.

"A volte dobbiamo fare cose che non ci piacciono per sopravvivere -spiega Santamaria, intervistato a Roma insieme a Giallini e al regista in occasione dell'ultimo ciak del film- e questo è anche metafora dei nostri tempi. Spesso c'è un sistema che ti spinge a commettere azioni illegali superando il confine tra lecito e illecito, perché sei costretto a sopravvivere".

Marco Giallini interpreta un padre di famiglia amato e un buon marito, che fuori di casa si trasforma in un agguerrito recuperatore di crediti al quale viene assegnato il ' novellino' Santamaria. "Sono un padre di famiglia che però ha i suoi lati oscuri -rivela all'Adnkronos l'amatissimo 'Rocco Schiavone' della tv- e il mio personaggio è pieno di chiaroscuri".

"È una pellicola che butta un occhio sul mondo, e sul sociale, ma è un film di attori e personaggi -aggiunge il regista- ed è molto importante il loro approfondimento e il loro cambiamento all'interno del film". Una delle peculiarità della pellicola è "il tono -prosegue Morabito- sicuramente drammatico ma con diversi momenti da black comedy".

Nessuna previsione immediata sull'uscita -ancora deve iniziare il montaggio- ma è un film "che grazie alla popolarità di questi attori e stato facile girare", spiega il produttore Amedeo Pagani.

È la prima volta che Giallini e Santamaria lavorano insieme, ed entrambi hanno parole di stima reciproca. "Quello che mi ha colpito di Claudio è la serietà sul set -dice Giallini- quando inizia a recitare cambia letteralmente colore". La "generosità" e invece il pregio che Santamaria riconosce a Giallini, che è capace di dare moltissimo in ogni scena. "Mi ricorda la Magnani", azzarda l'attore romano. "È la prima volta che mi paragonano alla Magnani", scherza Giallini. La coppia promette bene.

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