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Design: ultrasottili, verticali o a 'scomparsa', le cappe aspiranti sono hi-tech

11 aprile 2016 | 12.13
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La cappa Talika della Faber
La cappa Talika della Faber

Ultrasottili, verticali, al soffitto, a 'scomparsa' dietro un vetro, ispirate alla natura e soprattutto molto, molto intelligenti e con performance energy saving di elevata qualità. Sono le cappe da cucina, che, da semplice accessorio tecnico della cucina, sono diventate elementi indispensabili di arredo dal design sofisticato e dalle tecnologie sempre più innovative. Le cappe saranno protagoniste a FTK, Salone del Mobile 2016 che si apre domani a Milano.

Tra le aziende che si presentano con le novità più smart, c'è Faber, che nel 1955 ha dato vita al distretto fabrianese della cappa, e che punta a stupire il pubblico del Salone del Mobile con Talìka. Tra le dieci novità e i cinque avveniristici concept che l’azienda marchigiana presenterà a Eurocucina 2016, Talìka è uno dei modelli più innovativi in assoluto, sia per il suo look sorprendente, sia soprattutto grazie alla nuova tecnologia Nautilus.

Realizzata con finiture innovative e di grande impatto scenico, Talìka esalta il concetto di cappa verticale. Due i diversi modelli disponibili, dove il bianco incontra il rame o il titanio limato. Nautilus poi, grazie al suo piccolo ingombro, consente di superare completamente le tradizionali superfici oblique, rendendo per la prima volta possibile la creazione di una cappa davvero verticale. Nato con lo scopo di aumentare l’efficienza energetica delle cappe aspiranti, questo nuovo gruppo ventilatore permette di ottenere elevate performance riducendo il consumo di energia elettrica. Un risultato che consente alle cappe Faber sulle quali è installato questo diffusore di aggiudicarsi la classe energetica A.

"Il Salone del Mobile -spiega a Labitalia Riccardo Remedi, managing director di Faber- per noi è sempre un'occasione importante. E quest'anno lo è ancora di più perché vogliamo affermare una brand identity attenta all'ascolto delle esigenze dei consumatori, e che mette insieme, come è nostra tradizione, design e funzionalità".

Il design italiano è in effetti uno dei punti di forza del prodotto italiano, anche nel settore arredo, all'estero. "Noi siamo un'azienda globale: oltre allo storico sito di Fabriano -ricorda Remedi- abbiamo stabilimenti in 7 Paesi del mondo. E anche se in Italia abbiamo il 40% di quota di mercato, le nostre vendite sono realizzate al 95% fuori dall'Italia".

"Per alcuni mercati come quelli asiatici le nostre cappe di design sono un prodotto di nicchia. In altri mercati come quello nordamericano si bada di più alla funzionalità e alla robustezza dei materiali e veniamo apprezzati per queste doti", dice Remedi. Una cosa è certa: "Pensiamo da sempre che l'innovazione sia alla base del successo e delle sfide future - dice - e nei nostri prodotti abbiamo la fortuna di poter sperimentare materiali, design, trattamento dell'aria, il tutto all'insegna della qualità".

Un punto di svolta per il settore delle cappe è, infatti, proprio il trattamento dell'aria. Fino a pochi anni fa, infatti, anche le cappe aspiranti più efficienti e all’avanguardia, a parità di portata d’aria, raggiungevano solo la classe C. Oggi i prodotti più all'avanguardia sono in classe A e raggiungono un ingombro minimo: lo spessore di Nautilus ad esempio è di soli 150 mm.

Un uso ottimale dello spazio unito a un look sofisticato, ma al tempo stesso minimale, è quello che caratterizza anche l'altra (doppia) novità a firma Faber che sarà presente al Salone del Mobile: HOO-B, la cappa a incasso che trova posto sullo stesso piano cottura e, per la prima volta nella storia dell’azienda, 3 innovativi piani cottura a induzione, il piano domino perfettamente allineato dal punto di vista estetico alla nuova HOO-B e i nuovissimi piani che potranno connettersi con oltre 40 cappe.

I comandi touch control permettono inoltre di governare la cappa e le piastre a induzione con semplici sfioramenti. Una volta in funzione, HOO-B si apre sollevando un coperchio e svelando la sua superficie d’aspirazione. Concluso l’utilizzo, il coperchio si richiuderà per formare di nuovo un unico piano lavoro.

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