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Umbria: accordo per valorizzare formazione giovani

04 agosto 2014 | 09.42
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Tra Regione, Confindustria, Brunello Cucinelli spa e Bartolomeo srl.

Umbria: accordo per valorizzare formazione giovani

Valorizzare le esperienze che la 'Scuola di arti e mestieri di Solomeo' ha realizzato nel campo della formazione dei giovani, integrandoli con i percorsi di valorizzazione del capitale umano, nonché con le politiche di apprendimento permanente adottate dalla Regione Umbria. Questo l'obiettivo del protocollo firmato nei giorni scorsi a Perugia tra la Regione Umbria, Confindustria Umbria, Sistemi formativi Confindustria Umbria, Brunello Cucinelli spa e Bartolomeo srl.

Il documento, che rientra nell’ambito della promozione e della realizzazione delle reti territoriali per l’apprendimento permanente, è stato firmato per la Regione Umbria dalla presidente, Catiuscia Marini, per Confindustria Umbria il direttore generale, Aurelio Forcignanò, per Sistemi Formativi Confindustria Umbria, il coordinatore generale Nicola Modugno, per Brunello Cucinelli spa e Bartolomeo srl, Brunello Cucinelli.

"Si tratta di un protocollo importante -ha affermato la presidente Marini- che valorizza un’iniziativa automa nel campo della formazione realizzata utilizzando esclusivamente risorse private. Per la Regione Umbria -ha aggiunto la presidente- l’esperienza maturata dalla ‘Scuola di arti e mestieri di Solomeo’ può rappresentare in pieno quel modello che Confindustria Umbria e Sistemi formativi di Confindustria hanno adottato da tempo, sperimentando percorsi formativi connessi con il mondo del lavoro. A tal fine, l’accreditamento della scuola rappresenta uno dei passaggi che permetteranno ai giovani che frequenteranno i corsi la certificazione delle competenze e il rilascio dei titoli".

"Questa iniziativa inoltre -ha ricordato Marini- va proprio nella direzione da noi auspicata, e cioè mettere in atto un percorso formativo che sia molto più collegato con l’impresa. Dunque, non una formazione fine a se stessa, bensì un percorso di crescita professionale che si sviluppa all’interno dell’impresa. In questo l’iniziativa che realizziamo con Cucinelli rappresenta una vera innovazione del modello formativo fin qui utilizzato". La presidente Marini ha quindi concluso con l’auspicio che "questa bella e buona pratica, riproducile nel sistema della formazione, possa rappresentare anche un modello per la realizzazione e l’avvio di nuove esperienze nell’ambito di ‘Garanzia giovani’, che in Umbria ha registrato, allo stato attuale, l’adesione di 3 mila giovani, di cui 1200 di fuori regione".

Brunello Cucinelli, dopo aver informato che all’interno della sua azienda, ormai da tempo, si fa formazione, ha ricordato che “da un anno ha avviato l’esperienza della ‘Scuola di arti e mestieri di Solomeo’ con percorsi formativi che vanno dal rammendo e riammaglio, al taglio e confezione, all’orticoltura e giardinaggio, alle arti murarie". "Una sorta di scuola pubblica, i cui allievi per metà sono donne - ha detto Cucinelli - che prevede una borsa studio e il rilascio di attestazione finale per i partecipanti. La scuola si è rivelata da subito interessante per i giovani tant’è, che per un corso che prevedeva 15 posti, abbiamo ricevuto oltre 70 domande".

Per il direttore generale di Confindustria Umbria, Aurelio Forcignanò, "accompagnare l’esperienza di Cucinelli, serve a creare un modello nuovo anche per gli enti di formazione, che devono recuperare il legame diretto tra la formazione dei giovani e le aziende". In proposito Forcignanò ha citato l’esperienza umbra legata agli Its e del corso di meccatronica con l’85 per cento degli allievi già occupati. "L’impresa che si fa scuola -ha precisato il coordinatore generale di Sistemi formativi Confindustria Umbria, Nicola Modugno- è questa il futuro della formazione che va sostenuto".

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