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Sostenibilità: il primo bosco verticale asiatico a firma italiana

20 febbraio 2017 | 10.30
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Sostenibilità: il primo bosco verticale asiatico a firma italiana

Porta la firma italiana uno dei progetti messi in campo dalla Cina per affrontare il problema dello smog. Si punta sui 'giardini verticali', o pareti verdi, e l'obiettivo al 2018 è quello di completare il primo 'bosco verticale' mai realizzato in Asia, progettato da Stefano Boeri Architetti.

Dopo gli interventi di Milano e in Svizzera, l'azienda italiana porta il progetto a Nanchino: la Nanjing Vertical Forest, promossa dal Nanjing Yang Zi State-owned National Investment Group Co.ltd, prevede l'utilizzo di più di 3.600 tra alberi e piante per una superficie verde di 6mila mq, sarà in grado di assorbire 25 tonnellate di Co2 ogni anno e di produrre circa 60 kg di ossigeno al giorno.

Il progetto prevede due torri in cui si alternano balconi e vasche verdi, sul modello del Bosco Verticale di Milano. La prima torre, 35 piani per un'altezza di 200 metri, ospiterà uffici, un museo, una scuola di architettura 'green'; la seconda, di 108 metri, sarà un hotel della catena Hyatt.

Quella di realizzare delle 'eco-infrastrutture' è una strada già percorsa in molti Paesi: alcune città infatti hanno già messo in campo strategie che puntano a collegare così spazi verdi o 'blu', cioè quelli che servono a consentire la migrazione della fauna selvatica, cruciale per la conservazione della biodiversità. Succede in Germania con la Green Motorway Overpasses, o ad Oslo con l'autostrada delle api di Oslo.

D'altra parte, oltre la metà della popolazione mondiale vive già nelle aree urbane che, nel 2050, sono destinate ad ospitarne i due terzi. Uno sviluppo urbano inarrestabile, dunque, che si accompagna alla scarsa qualità dell'aria con i relativi impatti su salute e qualità della vita. L'uso delle superfici impermeabili tradizionalmente utilizzate nelle costruzioni, insieme all'aumento delle precipitazioni e della loro intensità, ha reso molte città vulnerabili ai cambiamenti climatici, dalle alluvioni all'aumento delle temperature.

La buona notizia, però, è che diverse città in tutto il mondo stanno sperimentando misure innovative per affrontare questi problemi, aumentare la resilienza ai cambiamenti climatici, fornire spazi ricreativi, educativi e salutari per chi le abita e tutelare la biodiversità. Boschi verticali, tetti e pareti verdi, ripristino dei flussi fluviali sono alcuni esempi di come le città si stanno rimodellando.

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