"Si tratta di un evidente complotto, lo dicono le carte". Così il ginecologo Severino Antinori si difende alle telecamere di 'Pomeriggio 5', spiegando i fatti che lo vedono indagato per rapina aggravata e lesioni personali aggravate. "Mi ha calunniato, è tutto organizzato dal mondo arabo. Ha ordito una specie di complotto - ha spiegato il ginecologo - per dimostrare che queste tecniche sono vergognose, falsando la verità".
Dalle finestre di casa sua, Antinori ha dichiarato che fu la ragazza a cercare lui, seguendolo in un locale del milanese, per chiedergli di donare i propri ovuli. E poi si difende: "Non è vero che lei è stata forzata. Lei si è autolesionata per dimostrare che io sono una persona malvagia". Al momento della denuncia, infatti, il medico legale aveva rilevato la presenza di ecchimosi sul corpo della giovane spagnola, compatibili con le manovre di immobilizzazione per l’anestesia forzata.
Nell'aprile scorso all’interno della clinica 'Matris' di Milano, con la complicità di alcune collaboratrici, Antinori avrebbe espiantato alcuni ovuli da una giovane spagnola. Secondo la donna, il tutto è avvenuto contro la sua volontà. Infatti, lei doveva essere sottoposta a una terapia per il trattamento di una cisti ovarica. La ragazza ha riferito di essere stata immobilizzata, anestetizzata e costretta a subire un’asportazione di ovuli.