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Comunicato stampa

Un passo in avanti verso terapie più efficaci per la sinusite cronica

19 marzo 2015 | 13.43
LETTURA: 2 minuti

STOCCOLMA, March 19, 2015 /PRNewswire/ --

La sinusite cronica o rinosinusite (CRS) colpisce circa l'11-15% della popolazione generale[1],[2]. È noto che incide considerevolmente sulla qualità della vita poiché provoca dolore e altri sintomi quali ostruzione nasale, secrezioni nasali e/o funzionalità olfattiva ridotta[3].

     (Logo: http://photos.prnewswire.com/prnh/20140918/706300 )

Il 40% dei soggetti colpiti soffre di rinosinusite cronica con polipi nasali (CRS con NP)[5]. Caratterizzata da frequente asma concomitante e intolleranza all'aspirina, spesso è difficile da curare. Molti di questi pazienti non rispondono alle terapie convenzionali e necessitano di cure intensive quali interventi chirurgici e numerose visite specialistiche[4].

"Ci troviamo al cospetto di una notevole richiesta di nuovi approcci terapeutici" affermano il prof. Claus Bachert, dell'Università di Gand (Belgio) e il prof. Lars-Olaf Cardell, del Karolinska Institutet di Stoccolma (Svezia), presidenti del 10° Simposio sulla Rinologia sperimentale e l'Immunologia del Naso (SERIN), organizzato dalla European Academy of Allergy and Clinical Immunology (EAACI) a Stoccolma (Svezia).

In passato le sole opzioni disponibili per il trattamento di questi pazienti erano gli steroidi per via orale e la chirurgia. "In futuro avremo svariate opzioni terapeutiche innovative con anticorpi monoclonali (biologici) che verranno somministrati sotto forma di iniezione e saranno in grado di controllare questa grave malattia, sostituendo gli steroidi per via orale e i ripetuti interventi chirurgici" afferma il prof. Bachert.

Questi nuovi trattamenti sono attualmente in fase di studio. Uno di questi trattamenti è già disponibile per i pazienti affetti da asma grave. "La conoscenza dei processi immunitari nelle vie respiratorie superiori si è evoluta rapidamente negli ultimi anni e ci ha consentito di comprendere meglio questa grave affezione cronica del seno. Nei prossimi cinque anni ci aspettiamo di giungere a nuove opzioni più efficaci che miglioreranno notevolmente le condizioni di molti pazienti" soggiunge il prof. Cardell.

http://www.eaaci-serin.org

Comunicato stampa completo: https://hkstrategies.egnyte.com/dl/fLI81Tv9mL

 

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