Un geco di pochi centimetri di lunghezza e di scarsi due grammi di peso operato alla Clinica per animali esotici di Roma, specializzata nell'aiutare creature speciali come il neonato rettile, "ora in ottima forma e in procinto di tornare a casa", assicura all'Adnkronos Salute il veterinario Nicola Di Girolamo, che con Paolo Selleri è intervenuto sul gechino, "affetto da onfalite, infiammazione dell'ombelico dovuto a un residuo del 'sacco vitellino', simile al cordone". (FOTO)
Il mini-paziente, appartenente alla rarissima specie Nephrurus e proveniente dall'unico allevamento in Europa di questi simpatici e dolci rettili, "ha un elevato valore economico, ma soprattutto di conservazione della specie: se l'infezione avesse avuto un'evoluzione, lo avrebbe ucciso. Dopo una blanda anestesia siamo intervenuti rapidamente tagliando e cauterizzando allo stesso tempo grazie al laser. Il geco ora sta bene, è stato 24 ore in osservazione e oggi tornerà a casa".
"Fin da bambina ho avuto la passione per i rettili - racconta l'allevatrice, Paola Mariotti - e ho iniziato ad allevarli circa 6 anni fa. Grazie ai siti web, ai libri scientifici e alle persone che mi hanno guidata, ho potuto approfondire questa mia grande passione e diffonderne l'interesse anche verso un pubblico che in un primo momento non apprezzava il genere, ma che successivamente ha potuto vedere con i propri occhi quanto vasto e meraviglioso sia il mondo animale". Il piccolo geco, che ha un fratellino, "per la precisione è un Nephrurus wheeleri cinctus. Sono nati sabato e subito dopo la schiusa delle uova ho notato che entrambi avevano un'anomalia del sacco vitellino. Sono stati portati alla Clinica per animali esotici, medicati con una crema antibiotica, e successivamente i medici sono intervenuti chirurgicamente, con l'ausilio del laser. Un intervento incredibile se si pensa che parliamo di animali di circa 3,5 cm per 2 grammi di peso", conclude.
