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Un rilevatore di onde gravitazionali nel cuore della Barbagia

21 gennaio 2023 | 16.32
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L'Italia vuole realizzare l'Einstein Telescope, attualmente in fase di studio da parte di vari enti scientifici dell'Unione europea, a Lula, utilizzando la miniera dismessa di Sos Enattos

Un rilevatore di onde gravitazionali nel cuore della Barbagia

Un rilevatore di onde gravitazionali di terza generazione nel cuore della Barbagia. L'Italia vuole realizzare l'Einstein Telescope, attualmente in fase di studio da parte di vari enti scientifici dell'Unione europea, a Lula, nel cuore della Barbagia, utilizzando la miniera dismessa di Sos Enattos, un’area molto favorevole anche per la conformazione del terreno, in granito. La sfida si deciderà nel 2024, come spiega al Sole 24 ore il fisico premio Nobel Giorgio Parisi, chiamato a presiedere il comitato di supporto alla candidatura italiana dalla ministra dell'Università e Ricerca, Anna Maria Bernini, e al momento in campo c'è un solo vero concorrente, i Paesi Bassi, con Maastricht.

Il progetto prevede la costruzione di un gigantesco interferometro sotterraneo triangolare per la ricerca delle onde gravitazionali. L’osservatorio - spiega un documento dell'Infn riportato sempre dal Sole - sarà collocato a una profondità tra i 100 e i 300 metri, per isolarlo dai movimenti delle onde sismiche, avrà un perimetro di circa 30 km composto da bracci lunghi 10 km al cui interno saranno attraversati specchi di altissima qualità superficiale attraversati da un laser. Se un’onda gravitazionale attraversa l’interferometro, la lunghezza dei bracci oscilla e questa infinitesima variazione viene rivelata dall’esperimento.

Grazie alla sua estrema sensibilità alle basse frequenze, Et permetterà di osservare con regolarità le onde gravitazionali inaugurando così l’era di un nuovo tipo di astronomia, l’astronomia gravitazionale di precisione. L’interferometro andrà a caccia di onde gravitazionali, increspature dello spaziotempo che si propagano alla velocità della luce, generate da 'cataclismi cosmici', come l’esplosione di supernovae o lo scontro tra buchi neri o stelle a neutroni. La verifica dell’esistenza delle onde gravitazionali rappresenta il tassello mancante alla verifica sperimentale della Teoria della Relatività Generale di Albert Einstein. Prodotte da masse stellari in movimento accelerato, le onde gravitazionali, a causa della rigidità dello spaziotempo, hanno un’ampiezza infinitesima. Per questa loro caratteristica rivelarle è davvero difficile ed occorrono strumenti di dimensione gigantesca, come i detectors interferometrici. In Italia è già in corso la caccia alle onde gravitazionali, grazie a un gigantesco e sensibilissimo interferometro laser: si tratta di Virgo, in attività a Cascina, nella campagna pisana. Frutto di una collaborazione italo-francese tra Istituto Nazionale di Fisica Nucleare e Cnrs e gestito dal consorzio Ego.

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