L’obiettivo del gruppo è quello di ridurre nel 2020 del 30% sia le emissioni di anidride carbonica sia il consumo di acqua per tonnellata di prodotto finito
Un risparmio del 27% di emissioni di Co2 nelle fabbriche Barilla, nel 2013 e rispetto ai dati del quinquennio precedente, e del 25% sul consumo totale d’acqua degli stabilimenti. Sono due dei dati contenuti nel bilancio di sostenibilità presentato dal gruppo insieme a quello economico. L’obiettivo è quello di ridurre nel 2020 del 30% sia le emissioni di Co2 sia il consumo di acqua per tonnellata di prodotto finito. All’interno del percorso di sostenibilità, il Gruppo sta stringendo una serie di accordi di filiera, al fine di garantire un modello agricolo virtuoso.
Novità anche a livello di prodotto: nel 2013, il gruppo Barilla ha introdotto 41 prodotti riformulati per migliorare il profilo nutrizionale; 12 nuovi prodotti integrali o contenenti fibre e 5 prodotti che hanno beneficiato dell’eliminazione degli additivi. Ispirata dal Barilla Center for Food & Nutrition (BCFN), centro di pensiero diventato Fondazione Bcfn a inizio 2014, l’azienda ha portato la doppia piramide alimentare e ambientale all’interno della strategia.
“Nell’esercizio 2013 è entrata nel vivo la nuova strategia, permettendo all’azienda di superare la difficile congiuntura - dichiara Guido Barilla, presidente del Gruppo - La strategia passa attraverso una concentrazione sulle attività strategiche per offrire prodotti di qualità superiore e la crescita mirata nei principali mercati attuali e in selezionate economie emergenti. L’abbiamo riassunta con le parole ‘Buono per te, buono per il Pianeta’: vogliamo promuovere corrette abitudini alimentari, riducendo il nostro impatto ambientale’’.