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Una 'cuccia per la vita', nel Lazio arrivano i cimiteri per animali d'affezione

02 maggio 2022 | 20.28
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Una 'cuccia per la vita', nel Lazio arrivano i cimiteri per animali d'affezione

Una 'cuccia per la vita' per i preziosi compagni accolti in famiglia: presto nel Lazio sorgeranno luoghi di eterno riposo per cani, gatti, conigli, criceti, uccelli e altri animali di piccole dimensioni consentendo a coloro che se ne sono presi cura di mantenere un legame affettivo, di poterli ricordare anche dopo la morte. La commissione Sanità del Consiglio regionale ha approvato il testo del progetto di legge per la 'disciplina dei cimiteri per animali d'affezione', frutto di due proposte (n. 71 e n. 159), una del Movimento 5 Stelle, l’altra di Fratelli d’Italia. Manca il parere della commissione Bilancio sulle norme finanziarie e sul titolo, il testo poi tornerà in commissione Sanità per l'approvazione definitiva.

L'iniziativa legislativa ha raccolto il plauso di diverse associazioni ambientaliste da cui è partita, insieme a diversi cittadini, la richiesta di istituire dei luoghi per dare degna sepoltura agli animali d’affezione. Tra quelle audite in Commissione, durante l’iter, la Lega Anti Vivisezione (Lav). “E’ una legge di civiltà: il rapporto affettivo con gli animali entrati a far parte della famiglia è sempre più stretto. La perdita dell''amico' di una vita crea molto dolore, avere la possibilità di poterlo seppellire può senz’altro aiutare nel processo di elaborazione del lutto, garantendo nello stesso tempo una continuità del legame”, spiega all’Adnkronos Ilaria Innocenti, dell'Ufficio Rapporti Istituzionali della Lav. A suo giudizio, “finalmente la Regione si appresta a dotarsi di una normativa organica in materia. Di cimiteri di animali si faceva riferimento di sfuggita solo in un articolo della legge regionale del '97 sulla 'Tutela degli animali di affezione e prevenzione del randagismo'".

Il testo in Commissione Sanità è passato con esclusione della parte riguardante la tumulazione congiunta, nel loculo o nella tomba di famiglia. “Mi dispiace, non vedo perché, in osservazione delle norme sanitarie, quindi previa cremazione e attraverso teche separate, venga negata la possibilità a colui che ne abbia fatta richiesta di riposare assieme all’animale con il quale ha condiviso l’esistenza. Mi auguro che questa parte possa essere reinserita", sottolinea Innocenti.

Dal canto suo, il consigliere regionale Fabrizio Ghera (FdI), primo firmatario della proposta di legge 159 (accorpata nel Testo Unico con quella del M5s), promette che sarà ripresentata "non appena la pl sarà esaminata dal Consiglio regionale”. "Credo che sia stato preso un abbaglio - commenta all'Adnkronos - Secondo provvedimenti normativi adottati in altre regioni del nord Italia è permesso seppellire, su base volontaria, l’animale cremato insieme alla persona che lo custodiva in vita. Naturalmente tutto avviene nel rispetto delle norme sanitarie, inserendo l’animale in una teca separata. Perché da noi no?”

Ghera sottolinea come sia "sempre più crescente la sensibilità degli italiani nei confronti degli animali. Considerati parte integrante della famiglia, è diffuso e comune il sentimento di poter restare vicini ai propri amati compagni oltre la vita. La proposta di legge di FdI, che mi vede primo firmatario, ha inteso quindi interpretare questo sentimento, il desiderio di molti cittadini di mantenere il legame affettivo dopo la scomparsa del proprio animale avendo modo di poterlo seppellire in un luogo dedicato. L’iniziativa si propone di colmare un vuoto legislativo in materia, dando la possibilità ai Comuni di individuare delle aree per la realizzazione dei cimiteri per gli animali d’affezione".

Anche secondo Devid Porrello, consigliere M5s Lazio e vicepresidente del Consiglio regionale, obiettivo dell'iniziativa legislativa è "colmare una lacuna normativa", al momento, ricorda all'Adnkronos, "l’unica disciplina che regolamenta la destinazione delle spoglie degli animali d’affezione è un Regolamento europeo che, però, prevede l’incenerimento o la sepoltura nel caso ci sia la disponibilità di un terreno privato". L’emanazione di una legge regionale, evidenzia Porrello, "in conformità con valori di cultura e civiltà, permette la definizione di un percorso distinto rispetto allo smaltimento delle spoglie degli animali d’affezione come rifiuti, consentendo il seppellimento del proprio animale da compagnia, anche a chi non ha la possibilità di un idoneo terreno privato". Con la legge "vogliamo dare indicazioni chiare, individuando i luoghi adatti per la realizzazione dei cimiteri, garantendo una adeguata gestione tramite un registro delle sepolture e effettuando controlli igienico-sanitari con la Asl di competenza. Con l’emanazione di una legge regionale in materia, si garantisce la tutela dell’igiene pubblica, della salute della comunità e dell’ambiente. Di fatto, con una regolamentazione ben definita, si ridurrà il rischio di inquinamento delle falde acquifere dovuto al seppellimento non autorizzato degli animali e anche il rischio di diffusione di malattie, nel caso in cui le spoglie vengano gettate nei cassonetti dell’immondizia".

Tra le richieste avanzate dalla Lav nel confronto con i legislatori una puntava “a scongiurare il business dei cimiteri”. “Avevamo infatti chiesto che il titolare del cimitero d’affezione non dovesse riportare condanne per maltrattamento di animali e altri reati come ad esempio estorsione, riciclaggio e insolvenza. Avevamo inoltre evidenziato quanto fosse importante prevedere anche delle sanzioni, per esempio per chi lavora senza avere una necessaria autorizzazione, per chi non tiene bene il registro o chi non ottempera alle disposizioni sanitarie”.

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