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Una donna col velo come emoji, 15enne saudita lancia la proposta

14 settembre 2016 | 13.51
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(Fotogramma) - FOTOGRAMMA
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Chi non sa comprendere uno sguardo, non potrà capire lunghe spiegazioni, recita un antico proverbio arabo. Deve essersi ispirata a questo detto Rayouf Alhumedi, la studentessa quindicenne di origini saudite residente in Germania che ha proposto a Unicode, il consorzio internazionale che si occupa della creazione degli emoji, di inserire u n' emoticon di una donna con l'hijab, il velo che i musulmani indossano per coprire la parte superiore del corpo.

"Le mie amiche che non indossano il velo possono trovare un'emoticon che le rappresenti. Io non posso, perché non esiste un emoji di una donna che indossa l'hijab. Vorrei qualcosa che mi rappresentasse e che rappresentasse le donne musulmane che indossano il velo ogni giorno e che sono orgogliose di indossarlo", ha spiegato la teenager al "Washington Post", in un'intervista rilasciata dopo settimane di dibattito e polemiche in Europa sul burkini.

Per gli adolescenti come lei, gli emoji rappresentano qualcosa di più di un semplice 'addobbo' nelle conversazioni digitali tra amici, le emoticon sono esse stesse delle conversazioni. "E' il nuovo linguaggio", dice la giovane. E a pensarla così c'è anche l'Oxford English Dictionary, che ha proclamato la faccina che ride con lacrime di gioia termine dell'anno 2015. Il personale dello storico dizionario ha commentato allora la scelta sostenendo che "gli emoji rappresentano una nuova forma di linguaggio in grado di superare le barriere linguistiche".

Ma le faccine a disposizione della messaggeria istantanea non rappresentano tutte le differenze presenti nel mondo, nonostante lo sforzo di Unicode di ampliare la gamma degli emoji negli ultimi anni. Ed è questa la molla che ha fatto scattare in Rayouf dapprima l'idea di scrivere ad Apple. Nemmeno la mancata risposta della società di Cupertino ha scoraggiato l'adolescente, che, dopo essersi imbattuta in una storia che spiegava come presentare suggerimenti all'Unicode su Mashable Snapchat, ha buttato giù due righe e ha inviato la sua richiesta al consorzio. Il verdetto finale arriverà a novembre, quando il consorzio dovrà decidere se inserire l'emoticon proposta dalla ragazza.

L'emoticon, però, mira a travalicare i confini della religione. Come spiega la stessa Rayouf, l'immagine della donna con l'hijab sarà ad uso e consumo anche delle donne cristiane e di quelle ebree che indossano il velo, non solo delle musulmane. E potrà rappresentare il Ramadan, la festa del sacrificio e altre festività, le donne malate di cancro che spesso usano il velo o semplicemente le donne a cui piace indossarlo. E chissà che oltre a far comprendere gli sguardi, l'emoji non aiuti a far comprendere lunghe spiegazioni.

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