cerca CERCA
Mercoledì 24 Aprile 2024
Aggiornato: 16:08
10 ultim'ora BREAKING NEWS

Milano: una poltrona per nove, tutti i candidati sindaco di Milano ai raggi x/Adnkronos

03 giugno 2016 | 14.03
LETTURA: 16 minuti

I candidati a sindaco di Milano (Foto Adnkronos)
I candidati a sindaco di Milano (Foto Adnkronos)

Una poltrona per nove. Domenica 5 giugno si vota a Milano per eleggere il sindaco. Ecco chi sono tutti i candidati, passati ai raggi x: studi, sport hobby e slogan preferito.

Giuseppe Sala, candidato di centrosinistra, nasce a Milano nel 1958. Sposato, tifoso dell'Inter e appassionato di sci, ama il buon cibo e sperimentare nuove cucine, oltre che il cinema americano. Se può, si sposta in Vespa. Laureato in economia aziendale all’Università Bocconi di Milano, il suo slogan è 'Ogni giorno, ogni ora', ma la sua frase preferita è 'Mi chiamo Beppe Sala e risolvo problemi'. Il suo percorso professionale inizia alla Pirelli, dove rimane per 19 anni prima di emigrare in Telecom Italia. Chiamato nel 2009 dall'allora sindaco Letizia Moratti, entra nell'amministrazione pubblica assumendo l'incarico di direttore generale del Comune di Milano. Incarico che manterrà per un anno e mezzo, diventando poi presidente di A2A, l'azienda pubblica lombarda di energia e servizi. Alle Primarie ha battuto la concorrenza del vicesindaco di Milano Francesca Balzani e dell'assessore al Welfare, Pierfrancesco Majorino.

Il suo programma si fonda su sei punti fondamentali: Innovazione e inclusione, con programmi per combattere le disuguaglianze e le discriminazioni e per garantire a tutti l’accesso a educazione e servizi di qualità; Legalità e trasparenza, con misure in linea con quelle adottate dall'amministrazione Pisapia, ma con in più l'apporto di soluzioni innovative capaci di tenere insieme correttezza, trasparenza, equità, lotta alla burocrazia ed efficienza amministrativa; Attività amministrativa e corretto dimensionamento delle risorse, con indirizzi definiti e puntuali, bilancio di previsione e piano degli obiettivi disponibili fin dall’inizio di ogni anno finanziario assieme al piano occupazionale; Ambiente e Sviluppo, con investimenti diretti allo sviluppo della green economy e dell’economia circolare che facciano di Milano un esempio nazionale e internazionale di comune sostenibile; Sicurezza, vivibilità e cura della città, con luoghi dedicati allo sport, alla cultura e alla socialità e misure per favorire l'apertura o il mantenimento dei negozi di vicinato, l'artigianato, l'agricoltura e il volontariato. Infine Proiezione Internazionale, facendo leva sul successo di Expo per promuovendo attività in grado di condividere bellezze e competenze con tutto il mondo, accogliendo chi arriva dall'estero e valorizzando le differenze.

Parisi, la sua frase preferita è' liberiamo le energie positive

Stefano Parisi nasce a Roma nel 1956. Candidato con la coalizione di centrodestra, è sposato, ha due figlie di 28 e 26 anni e un cane di nome Mirò. Adora la bicicletta e la corsa, tanto che il suo slogan è 'Io corro per Milano'. Tifoso della Roma, ha una passione per Francesco Totti. La sua frase preferita è 'Liberiamo le energie positive'. Laureato in Economia all'Università La Sapienza di Roma, inizia il suo percorso professionale nell'ufficio studi della Cgil e nel 1984, a soli 28 anni, diventa capo della segreteria tecnica del ministero del Lavoro. Negli anni successivi svolge lo stesso incarico alla vicepresidenza del Consiglio e al ministero degli Esteri. Dal 1992 al 1997 è capo del dipartimento per gli Affari economici della presidenza del Consiglio dei ministri con Giuliano Amato, Carlo Azeglio Ciampi, Silvio Berlusconi, Lamberto Dini e Romano Prodi. Nel 1997 accetta la proposta dell'allora sindaco Gabriele Albertini e diventa city manager del Comune di Milano. Dopo un'esperienza in Fastweb, ha fondato l'emittente Chili Tv.

Il suo programma si basa su vivibilità, sostenibilità, smart city, innovazione, start-up e civismo. Tutto parte dalla necessità di rendere la città più sicura e vivibile, con una particolare attenzione all'edilizia popolare e alla riforma della mobilità cittadina. Tra i punti anche il miglioramento della qualità dell'aria, la gestione dei rifiuti e la trasformazione della città in 'smart city'. Particolare attenzione è posta sulla riduzione delle tasse e sul ripensamento del ruolo dei municipi. Inoltre fari puntati sull'innovazione e la semplificazione normativa, per far diventare la città una meta per nuove imprese, specie per le start-up per la quali va rilanciato anche il ruolo delle università. Un capitolo è riservato anche a scuola, cultura e civismo, con provvedimenti per le famiglie, lo sport e gli animali e programmi per favorire le pari opportunità. Una menzione speciale va all'emergenza abitativa, per la quale è invocata la massima legalità, anche a costo di sgomberi massicci degli alloggi occupati.

Corrado, l'avvocato appassionato di fumetti e aeromodellismo

Gianluca Corrado, nato a Messina nel 1976, è il candidato del Movimento Cinquestelle. Laureato in giurisprudenza all'università di Bologna, ha una compagna e due figli di 2 e 5 anni. Appassionato di fumetti e di aeromodellismo, la sua frase preferita è una citazione di Gianroberto Casaleggio, 'Non si può sconfiggere chi non molla mai'. La sua candidatura è stata chiesta a gran voce dal popolo dei grillini che hanno partecipato alle consultazioni in rete dopo il ritiro di Patrizia Bedori. Sul blog dei Cinquestelle, si legge che sugli 876 iscritti, 634, pari al 72%, hanno votato in suo favore. Alle consultazioni precedenti, tenutesi a novembre, sul totale dei 300 partecipanti, era finita con 74 voti per la Bedori e 65 per lui.

Il suo programma contiene capitoli su politiche abitative, con investimenti in edilizia popolare con ristrutturazioni e manutenzione; misure per la gestione dei rifiuti, con la promozione dell’economia circolare basata sulle tre R: Riduzione, Riciclo, Riuso; sicurezza, con un maggior controllo del territorio e più agenti nei quartieri; mobilità,con il potenziamento e la razionalizzazione del trasporto pubblico, lo sviluppo della rete ciclabile e l'eliminazione delle barriere architettoniche. Riorganizzazione dell'Area C, introduzione delle isole ambientali, corsie protette per i mezzi pubblici e parcheggi di interscambio fuori città. Per l'ambiente, stop al consumo di territorio e fari puntati sulle opere pubbliche e il post Expo. Prevista la riqualificazione energetica degli edifici comunali, mentre gli scali ferroviari dismessi saranno trasformati in aree verdi con servizi al pubblico, così come l'area Expo. Per rilanciare l’economia del territorio, incubatori di impresa e programmi in collaborazione con gli istituti finanziari e l'università, oltre a provvedimenti per promuovere le micro-piccole e medie imprese nei settori innovativi; più trasparenza su bandi e atti amministrativi e maggior coinvolgimento dei cittadini nell’amministrazione della città, con strumenti come il bilancio partecipato; infine riorganizzazione del ruolo della città metropolitana e accesso alla cultura garantito a persone di ogni estrazione sociale e condizione economica.

Cappato, il bocconiano che ama leggere i testi del Papa

Marco Cappato, candidato dei Radicali, nasce a Milano nel 1971 e si laurea in Economia all'università Bocconi nel 1994. E' sposato, ama leggere di tutto, compresi i testi del Papa, di lui dicono che sia difficilissimo vederlo arrabbiato, ma quando lo fa meglio tenersi alla larga. Appassionato di musica rock, in particolare di Vasco Rossi, adora andare in bicicletta. Il suo slogan è 'Vota radicale', la sua frase preferita è una citazione di Marco Pannella, 'Amateci di meno, votateci di più'. Iscritto al Partito radicale dal 1991, inizia il suo percorso professionale nel 1995 collaborando con il gruppo dell'Alleanza radicale europea e gli eletti della lista Pannella al parlamento europeo. Nel '97 e '98 è responsabile del partito Radicale alle Nazioni unite di New York e conduce la campagna antiproibizionista sulle droghe e la campagna per l’istituzione del tribunale penale internazionale. Diventato consigliere comunale e metropolitano, nel 2002 viene premiato come parlamentare europeo dell’anno. Nel corso degli anni è stato presidente dei Radicali italiani, tesoriere dell'associazione Luca Coscioni, promotore del Congresso mondiale per la libertà di ricerca scientifica, della campagna 'eutanasia legale' e del comitato referendario MilanoSìMuove.

Il suo programma si articola in cinque punti: mobilità, verde, case popolari e Navigli, ma include anche un capitolo specifico per la comunità Lgbt. Convinto dell'opportunità di vendere le partecipazioni comunali di aziende come Sea aeroporti, A2a, Milano Serravalle, Mm, farmacie, mercati comunali, Sogemi e Milanosport attraverso un grande piano da sottoporre a referendum, vorrebbe liberalizzare e mettere a gara la gestione dei servizi pubblici come trasporti, mense, sport e alloggi di edilizia residenziale pubblica separandoli dalle strutture che resterebbero di proprietà pubblica. Per la questione traffico, intende dimezzare quello delle auto e velocizzare gli spostamenti con la realizzazione della linea metro 6 e del nuovo passante ferroviario a ovest, oltre a pedonalizzare il centro e creare un secondo anello di Area C al costo del biglietto del bus. Inoltre potenziamento dei mezzi pubblici, biglietto integrato valido in tutta l’area metropolitana, raddoppio di taxi, car-sharing e Ncc. I Navigli dovrebbero tornare navigabili, dal Lago Maggiore al Po passando per la Darsena, sulla base dello studio di fattibilità già realizzato grazie al referendum di MilanoSìMuove del 2011. Capitolo ambiente, con il raddoppio delle aree verdi attraverso la riconversione a verde degli scali ferroviari dismessi e delle ex Caserme, itinerari ciclopedonali da realizzare tra le periferie e dalle periferie al centro e programmi di risparmio energetico. Per l'emergenza abitativa, prevista la realizzazione di 25mila nuovi alloggi attraverso la ristrutturazione degli immobili in edilizia sociale esistenti e la trasformazione degli uffici sfitti o invenduti.

Mardegan, il candidato più giovane che ama sci e cavalli

Nicolò Mardegan, candidato con la lista di destra estrema NoixMilano, nasce a Milano 33 anni fa. Laureato in giurisprudenza all'Università statale di Milano, è il candidato più giovane. Figlio di un imprenditore e di una commerciante, ha quattro fratelli. Ama fare lunghe passeggiate a cavallo e sciare; il suo slogan è '#InnamoratoDiMilano', la sua frase 'E' giunto il momento di riportare i cittadini traditi ad occuparsi di politica'. Il suo impegno in politica nasce come rappresentante del consiglio studentesco; nel 2001 diventa consigliere di zona 8 a Milano, quindi consigliere della facoltà di giurisprudenza dell'Università statale di Milano e infine consigliere provinciale di Milano. E' stato presidente delle commissione edilizia residenziale pubblica e della commissione servizi sociali, famiglia, politiche per la casa; vice presidente della commissione istruzione ed edilizia scolastica e consigliere delegato housing sociale.

Il suo programma si basa in prevalenza su trasporto e ambiente, con l'avvio di studi che certifichino gli impatti di Area C ed Ecopass, di una vera congestion charge per Milano, della durata di 5 anni, basata su due anel li; sicurezza, con maggiore controllo sul territorio, l'introduzione di pattuglie di quartiere e il censimento della popolazione nomade e dei campi rom; politiche per la famiglia, con interventi per favorire la natalità e sostenere la prima infanzia e gli anziani over 70; politiche per la casa, con la vendita di parte del patrimonio immobiliare dell’Aler agli inquilini e alle persone in graduatoria attraverso l’ introduzione di 'mutui d’onore', l'affidamento degli alloggi inalienabili tramite bando in concessione per 10 anni a fondi immobiliari e il reinvestimento dei fondi per l'avvio di un nuovo programma decennale di edilizia popolare a basso costo per l’amministrazione. Giovani, cultura e intrattenimento, con prestiti d’onore agli studenti meno abbienti, progetti di formazione professionale in collaborazione con le imprese, aumento delle borse di studio per i giovani residenti sul territorio e programmi di scambio e studio all’estero; economia e impresa, con la creazione e il sostegno di spazi di aggregazione tematica per imprese ad alto contenuto innovativo, la riduzione dei venditori irregolari per le strade, la riapertura e l'affitto senza canone per 5 anni degli spazi commerciali all’interno dei mercati comunali attualmente chiusi e la semplificazione burocratica e amministrativa; periferie, con l'istituzione di comitati di strada, ovvero gruppi di cittadini riconosciuti tramite registri che rappresentino il 'braccio esecutivo' locale del Consiglio di zona e propongano interventi per gestire e presidiare gli spazi comuni. E infine politiche per le donne, con misure per favorire l'imprenditoria e conciliare i tempi lavoro-famiglia e programmi in favore delle donne vittime di violenza.

Rizzo, il fisco antinuclearista convinto

Basilio Rizzo, presidente del consiglio comunale uscente ed esponente storico della sinistra milanese, nasce a Milano il 24 novembre 1946, da una famiglia di origini calabresi. Sposato, due figli di 27 e 23 anni, si è laureato in Fisica all'Università statale di Milano, ma è un antinuclearista convinto. Appassionato di calcio, tifoso da sempre del Milan, guida l'auto solo se costretto, preferendo farsi trasportare dalla moglie. Il suo slogan è: 'Insieme possiamo', la sua frase preferita è una citazione di Don Lorenzo Milani, 'il problema degli altri è uguale al mio. Sortirne tutti insieme è politica. Sortirne da soli è avarizia'.

Il suo impegno in politica inizia nel 1967, nel Movimento degli studenti. Impegnato nei cub e in Avanguardia operaia, approda in Democrazia proletaria con la quale, nel 1983, entra nel consiglio comunale di Milano. Qui resterà ininterrottamente fino a oggi, passando dai Verdi arcobaleno ai Verdi, alla Lista Dario Fo, fino alla lista Sinistra per Pisapia, senza mai lasciare il suo lavoro di professore di elettrotecnica all'istituto Ettore Conti. Negli anni ha animato numerose battaglie contro la corruzione e l'intreccio tra politica e affari. Ha portato avanti la lotta contro la mafia, ottenendo anche l'appoggio di Nando Dalla Chiesa e ha fortemente criticato l'Expo di Milano anche durante la giunta arancione di Pisapia. Tra i punti del suo programma, tetti agli stipendi degli amministratori, sostegno alle organizzazioni degli utenti dei servizi pubblici, poteri ai nuovi municipi e voto diretto per la città metropolitana.

Baldini, l'unico candidato donna ha giocato nella nazionale di basket

Maria Teresa Baldini candidata del movimento Fuxia People, del quale è anche fondatrice, nasce a Pietrasanta, in Toscana, il 22 gennaio 1961. Sposata, separata, ha un figlio di 28 anni pilota di Gran turismo ed è alta 1 metro e 88 centimetri. Trasferitasi a Milano all’età di 15 anni ingaggiata dalla Geas Basket, ha giocato anche nella Nazionale di pallacanestro. Laureata con 110 e lode in Medicina all'Università statale di Milano, ha lavorato per quindici anni all'istituto tumori di Milano affiancando, tra gli altri, Umberto Veronesi. Il suo slogan è 'per una Milano donna', la sua frase preferita è 'La bellezza salverà il mondo'. Attualmente consigliera alla Regione Lombardia con la lista civica Maroni Presidente, ha iniziato la sua attività politica nel 2012 a Forte dei Marmi , candidandosi a sindaco con la sua lista Fuxia, ottenendo 115 voti, pari al 2,42%. Per i suoi spostamenti, ha scelto un'Ape car che ha personalizzato con loghi e slogan del suo movimento. Uno su tutti, 'punge come un'ape, vola come una farfalla'.

Il suo programma punta su sicurezza, famiglia, economia, urbanistica, viabilità, commercio, servizi al cittadino, ma anche casa, scuola, cultura, sport, acqua e animali domestici. Oltre, ovviamente, alla sanità. Tra i vari punti, previsto un nuovo regolamento di polizia locale per il contrasto della prostituzione su strada, dell’accattonaggio molesto, del consumo di sostanze alcoliche e stupefacenti e dell’abusivismo commerciale. Fari puntati sull'accoglienza ai turisti, sia italiani che stranieri; rafforzamento della sicurezza sui mezzi pubblici e alle fermate più a rischio con vigilantes privati e sistemi di videosorveglianza. E agevolazioni per le mamme, soprattutto per favorire l’accesso agli asili nido.

Azzaretto, il professore di lettere marxista e rivoluzionario

Natale Azzaretto, nato il 30 dicembre 1950 a Contessa Entellina, provincia di Palermo, è il candidato del Partito comunista dei lavoratori. Sposato da 40 anni con la stessa donna, ha un figlio di 30 ed è tifoso dell'Inter. Appassionato di lettura, i suoi autori preferiti sono Josè Saramago e Sebastiano Vassalli. Il suo slogan è: 'Portiamo le periferie nel centro della città', la sua frase preferita: 'Tutto il potere ai lavoratori'. Professore di Lettere in una scuola media nel quartiere milanese di Baggio, rappresentante sindacale della scuola, si presenta come marxista, rivoluzionario, alla guida dell'unico partito davvero antisistema.

Il suo programma punta principalmente alla difesa dei lavoratori e dei più deboli. Sostiene la necessità di impiegare gli interessi che il Comune paga alle banche sul debito di 4 miliardi in investimenti in edilizia popolare e politiche per il lavoro. Invoca maggiore attenzione per le periferie e assicura che lotterà per ottenere la riduzione della pressione fiscale per le fasce di reddito al di sotto dei 40mila euro annui lordi.

Santambrogio, tifoso del Milan in una famiglia di interisti

Luigi Santambrogio, nato a Milano il 4 ottobre 1963, guida la lista civica Alternativa municipale, ispirata a valori riformisti, laici e ambientalisti. Sposato, due figli di 18 e 22 anni, si è laureato in Giurisprudenza all'Università statale di Milano. Ama fare passeggiate in montagna, appassionato di calcio, è tifoso 'di minoranza' del Milan in una famiglia di interisti. Il suo slogan è 'cittadini in prima persona', la sua frase preferita 'Qui si fa l'Italia o si muore', di memoria garibaldina. Rivendica orgogliosamente l'appartenenza a una stirpe dalla forte componente femminile. La sua trisavola, medaglia al merito, fuggì di casa per portare le polveri all'esercito garibaldino che era arrivato a a Como; la sua prozia fu una delle prime sindacaliste cattoliche attive nelle campagne bresciane, promotrice di uno dei primi scioperi all'interno di una filanda. Presidente di Italia Nostra Lombardia e assessore ai parchi e giardini nella giunta leghista di Marco Formentini, nel 1997 'stacca la spina alla politica' in disaccordo con le idee di secessionismo portate avanti da Umberto Bossi, tornando dopo venti anni fuori dagli schieramenti.

Il suo programma punta a rendere Milano una grande capitale internazionale, democratica e governata dal basso, con il consenso e la partecipazione dei cittadini. Punti fondamentali sono la cultura e la ricerca come motori di sviluppo e di nuove opportunità di lavoro, la riqualificazione energetica e ambientale per una migliore qualità di vita e la riforma della burocrazia e della macchina comunale come condizione per l’attuazione del programma e per la costruzione di un nuovo modello di partecipazione dei cittadini ai processi decisionali.

Riproduzione riservata
© Copyright Adnkronos
Tag
Vedi anche


SEGUICI SUI SOCIAL



threads whatsapp linkedin twitter youtube facebook instagram
ora in
Prima pagina
articoli
in Evidenza