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Unar: in calo denunce discriminazioni su lavoro ma non su media e vita pubblica

04 marzo 2014 | 10.12
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Unar: in calo denunce discriminazioni su lavoro ma non su media e vita pubblica

Milano, 4 mar. (Labitalia) - Se nel 2012 le denunce di atti discriminatori erano riconducibili in buona parte ai contesti di lavoro (37,7%), nel 2013 questo allarmante primato è stato raggiunto dai mass media (26,2%) e dalla vita pubblica (21,1%); rispetto al lavoro la percentuale si è assestata al 16%. Sono alcuni dei dati sulla discriminazione in Italia raccolti dall'Unar, l'Ufficio nazionale antidiscriminazioni razziali, resi noti ieri, a Milano, in occasione della conferenza stampa 'Lavoro: diversità uguale opportunità', organizzata da Diversitalavoro. In questo ambito specifico, è stato ricordato, l'accesso all'occupazione rimane il momento in cui si verifica la maggior parte delle discriminazioni (71,9%), che riguardano soprattutto l'età (47,8%) e la razza e l'etnia (37,7%), e vengono segnalati più dalle vittime (55,8%) che dai testimoni (21,2%).

"In Italia in materia di diversity management -ha dichiarato Marco Buemi, esperto dell'Unar- c'è ancora molto da fare, ma il trend di denuncia rilevato nel 2013 dal contact center, rispetto alle discriminazioni nei luoghi di lavoro è diminuito rispetto all'anno precedente. Questa inversione di tendenza è sicuramente riconducibile anche all'impegno delle numerose associazioni e organizzazioni che, sul territorio, si sono fatte promotrici di concrete azioni positive di integrazione e sensibilizzazione nel mondo del lavoro e alle diverse iniziative di diversity management che l'Unar promuove capillarmente sul territorio anche con il coinvolgimento delle aziende italiane".

Le persone con disabilità, le persone iscritte alle categorie protette, le persone di origine straniera e le persone transgender in cerca di lavoro possono sin d'ora accedere al sito www.diversitalavoro.it e consultare le offerte di lavoro che le aziende aderenti al progetto pubblicheranno in vista dei 4 Career forum 2014 in programma a Napoli (5 marzo), Milano (5 giugno), Roma (27 novembre) e, per la prima volta, Catania (13 marzo). Anche quest'anno, nell'ambito di Diversitalavoro, verrà proposto un calendario di incontri formativi sui temi della diversity e delle pari opportunità cui i manager e i recuiter delle imprese potranno accedere gratuitamente. Le date di questi appuntamenti verranno diffusi nelle prossime settimane. Un premio per le imprese che hanno inserito persone tramite Diversitalavoro. E' stato, inoltre, consegnato uno speciale riconoscimento il 'Diversity&inclusion award' alle imprese che nel 2013 hanno inserito nella propria azienda persone incontrate durante i Career Forum Diversitalavoro: American Express, Banca Popolare di Milano, Ibm e Intesa Sanpaolo.

"Il tema della disabilità -spiega Rosa Santamaria Maurizio, head of hr Italy and Spain di American Express- incontra spesso pregiudizi in ambito lavorativo: diventa quindi di fondamentale importanza rinforzare e ampliare la cultura di inclusione al fine di superare queste barriere. In quest'ottica, American Express ha istituito già da alcuni anni un Diversity council formato da tutto il senior management team con lo scopo, tra i tanti, di promuovere la cultura dell'inclusione e rendere il luogo di lavoro sempre più favorevole all'inserimento di talenti con disabilità. A tal fine, l'azienda -ricorda- non solo ha rinforzato il proprio impegno nell'inserire persone con disabilità, ma ha realizzato sessioni informative a tutti i livelli aziendali, eventi interni con associazioni impegnate nella valorizzazione della disabilità e un piano mirato di comunicazione interna, volti ad aumentare la consapevolezza e il coinvolgimento di tutti dipendenti su questo tema. Siamo molto soddisfatti dei risultati ottenuti e da come questo progetto sia stato accolto dai dipendenti, che hanno aderito con grande entusiasmo e forte coinvolgimento a tutte le attività proposte".

"Il gruppo Intesa Sanpaolo -sostiene Aniello Auricchio, responsabile selezione, reclutamento e gestione di Intesa Sanpaolo- cerca da sempre di combinare, all'interno della vita aziendale, le specificità del personale impiegato, valorizzandone le diversità culturali, generazionali e professionali. Le nostre iniziative di sviluppo, reclutamento ed employer branding perseguono l'obiettivo di promuovere e trasmettere una cultura aperta al nuovo, fondata sul rispetto reciproco e l'apprezzamento del talento del singolo individuo".

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