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Yemen: Unicef, circa 400 bambini uccisi da marzo

19 agosto 2015 | 08.13
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Altri 605 feriti dal'inizio dei raid sauditi contro gli houthi

 - INFOPHOTO
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Sono almeno 398 i bambini che sono stati uccisi e 605 quelli rimasti feriti da quando, il 26 marzo scorso, sono iniziati i raid della coalizione militare a guida saudita per fermare l'avanzata dei miliziani houthi in Yemen. Lo denuncia l'Unicef, sottolineando che nello Yemen ci sono dieci milioni di bambini, circa la metà dell'intera popolazione, che necessitano di assistenza umanitaria urgente. A loro manca il cibo, l'acqua potabile e l'assistenza sanitaria. Inoltre in 1,3 milioni hanno dovuto abbandonare le loro case, vivono sfollati all'interno del Paese e privati del diritto all'istruzione. L'Unicef denuncia anche che 377 bambini sono stati arruolati per combattere.

Save the Children, che da decenni si occupa di assistenza ai bambini in Yemen, parla inoltre di traumi provocati dai raid aerei e dai combattimento sul campo, sottolineando che molti sono rimasti senza casa e hanno perso familiari.

Per l'Oms sono oltre 4.300 le persone uccise nel conflitto

Solo ieri Amnesty International aveva chiesto alle Nazioni Unite di ordinare l'apertura di un'indagine su crimini di guerra commessi dalle parti in conflitto. Da una parte c'è il governo del presidente Abd Rabbo Mansour Hadi, esiliato in Arabia Saudita e sostenuto dai Paesi del Golfo, dall'altro ci sono i miliziani sciiti houthi sostenuti dall'Iran e i lealisti del deposto presidente yemenita Ali Abdullah Saleh.

Secondo le Nazioni Unite l'80 per cento della popolazione yemenita, che in tutto conta 21 milioni di persona, necessita di assistenza umanitaria. In tutto, invece, l'Organizzazione mondiale della Sanità (Oms) ha riferito che sono almeno 4.345 le persone morte in Yemen da marzo al 5 agosto scorso.

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