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Borsa: Ftse Mib ancora in rialzo, balzo per UniCredit

06 febbraio 2020 | 18.08
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(Fotogramma)
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Dopo i rumor su presunte cure per il coronavirus, anche oggi a spingere i mercati azionari del Vecchio continente sono state le notizie in arrivo da Pechino. A spingere al rialzo i listini continentali è stata la notizia che le autorità cinesi hanno deciso, proprio per contrastare l’effetto recessivo del virus, di ridurre le tariffe su 75 miliardi di prodotti “made in Usa”. La notizia ha un doppio risvolto positivo: da un lato segnala la volontà delle autorità del Dragone di sostenere l’economia e dall’altro rappresenta un ulteriore tassello in vista di un accordo di “fase 2” sull’asse Washington-Pechino.

Buone nuove anche dalla parole del n.1 della Banca Centrale Europea, Christine Lagarde, che, nel corso di un intervento, ha evidenziato come i rischi ribassisti che minacciano l’economia di Eurolandia siano in diminuzione e che l’andamento della crescita stia rispettando le stime dell’istituto.

Grazie all’incremento di circa un punto percentuale messo a segno oggi, il Ftse Mib si è spinto a ridosso della soglia psicologica dei 24.500 punti fermandosi a 24.490,35 (+1,05%). In particolare evidenza UniCredit e FCA nel giorno dei conti.

L’istituto di credito, il cui titolo ha terminato in rialzo di oltre 8 punti percentuali (+8,15%), ha capitalizzato risultati migliori delle attese e l’annuncio di una revisione al rialzo del dividendo. Nonostante un calo di quasi il 18% rispetto al 2018, l’utile di UniCredit nel 2019 ha totalizzato 3,4 miliardi di euro, circa 300 milioni in più rispetto alle stime. Inoltre, la banca di Piazza Gae Aulenti ha annunciato di aver collocato, tramite un accelerated bookbuilding, il 12% circa della turca Yapi Kredi.

Nel comparto bancario segno più anche per BPER (+1,09%), che ha chiuso il quarto trimestre con un rosso di 143,3 milioni di euro a causa di maggiori accantonamenti, e +0,9% di Intesa Sanpaolo.

Oggi è stata la volta anche dei conti di Fiat Chrysler (+0,81%), che ha terminato il quarto trimestre con un utile operativo in aumento del 7% grazie alle performance positive in Nord America ed in America Latina. A frenare l’entusiasmo sul titolo sono state le dichiarazioni dell’Ad della casa automobilistica, Mike Manley che, nel confermare la guidance 2020, ha rilevato che le interruzioni produttive in Cina potrebbero minacciare il funzionamento di uno degli stabilimenti europei nel giro di due-quattro settimane. (in collaborazione con money.it)

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