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Lavoro: Unioncamere, più ‘entrate’ ma sempre meno stabili

23 giugno 2014 | 13.35
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Per i mesi compresi tra aprile e giugno, le imprese dell’industria e dei servizi hanno previsto di stipulare complessivamente 250mila contratti di lavoro.

Lavoro: Unioncamere, più ‘entrate’ ma sempre meno stabili

Per i mesi compresi tra aprile e giugno, le imprese dell’industria e dei servizi hanno previsto di stipulare complessivamente 250mila contratti di lavoro. Di questi, 104mila saranno a carattere stagionale, quasi 100mila i non stagionali, 25mila gli interinali. A questi si aggiungono 13.300 collaboratori a progetto e 8.200 collaboratori a partita Iva o occasionali. E’ quanto emerge dai programmi di assunzione delle imprese dell’industria e dei servizi per il II trimestre 2014, monitorate dal Sistema informativo Excelsior di Unioncamere e ministero del Lavoro.

Rispetto al I trimestre dell’anno, mentre si moltiplicano le opportunità di lavoro per i contratti stagionali (erano 19mila quelli previsti tra gennaio e marzo), in virtù sia dello slittamento al II trimestre delle assunzioni stagionali necessarie alle imprese turistiche per far fronte al periodo pasquale, sia in previsione della stagione estiva, si riducono di 19.500 unità i margini per lavoratori non stagionali o quelli per i quali le imprese utilizzeranno altre tipologie contrattuali, anche in forma ‘autonoma’ (146.260, a fronte dei 165.830 dello scorso trimestre).

Secondo Unioncamere, rispetto allo stesso trimestre dello scorso anno, tuttavia, saranno quasi 18mila le entrate complessive in più, grazie a una forte spinta delle assunzioni stagionali (+9.500) e a un minor impulso resto delle altre tipologie di entrate (+8.400).

“Il lavoro creato dal settore privato - osserva Unioncamere - si fa ancora un po’ meno ‘stabile’: 38.100 i contratti a tempo indeterminato che le imprese intendono stipulare tra aprile e giugno (900 in meno del trimestre precedente ma 600 in più rispetto al II trimestre 2013), che andranno a rappresentare il 15,2% delle entrate totali (erano il 21,1% nel I trimestre dell’anno e il 16,1% nel II trimestre 2013)”.

“Saranno invece 150.500 i rapporti ‘a termine’ attivati, oltre 10mila in più del 2013 con un incremento del +7,3%, sui quali la componente più rilevante è quella del lavoro stagionale (che aumenta del 10% rispetto al II trimestre 2013). Notevole anche l’incremento relativo dei contratti ‘acausali’: saranno oltre 15.500, circa 2.700 in più rispetto a un anno fa (+21,5%)”, prosegue.

“Rispetto ad aprile-giugno 2013, aumentano le opportunità anche per i lavoratori interinali (circa 25mila, con un incremento del 28,2% rispetto allo scorso anno), mentre si assottigliano i margini per i contratti a progetto (quasi 13.400 quelli attesi), che si riducono del 9,9% rispetto allo scorso anno. In compenso, compiono un vero e proprio balzo in avanti (relativo) le partite Iva e i contratti occasionali: 8.200 quelli previsti nei mesi in corso, con un aumento del 44% rispetto allo scorso anno”, conclude

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