Lo Stato fa la "sua parte" e si impegna in "scelte che sono proprie" ma "non dimentichi la famiglia". Il cardinale Gianfranco Ravasi, presidente del Pontificio Consiglio della Cultura del Vaticano, non scomunica la nuova legge sulle unioni civili passata ieri sera con il sì definitivo della Camera. E si accosta al nuovo provvedimento con un atteggiamento di maggior comprensione rispetto a quanti hanno avuto parole dure.
"Ci sono visioni diverse e lo Stato è giusto che faccia la sua parte - afferma il 'ministro della Cultura' del Vaticano, a margine della presentazione del progetto 'Casa Italia Paralimpica a Rio 2016' - Vorremmo ci si impegnasse tutti di più per la famiglia ma diciamo anche che lo Stato fa delle scelte che sono sue proprie".
A quanti tra i cattolici in queste ore hanno utilizzato parole forti per commentare il via libera della nuova legge e hanno parlato di minaccia per la famiglia, Ravasi replica: "Non utilizzo queste espressioni. Ripeto, ci sono visioni diverse, lo Stato fa la sua parte".
Il cardinal Ravasi ricorda, ad ogni modo, la necessità di una maggior attenzione nei confronti della famiglia: "Stato ma anche Chiesa devono fare di più per la famiglia e per le persone che sono in difficoltà. Ripeto, ognuno fa le sue scelte. Il mio pensiero va in particolare ai giovani che rappresentano il futuro eppure sono senza grandi orizzonti in una società che rischia la banalità".
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