(Adnkronos Salute) - E quest'anno il problema si pone con ancora maggior evidenza, per l'anticipo dei test ad aprile. "La preparazione è stata per forza di cose caotica - aggiunge Lucchese - mentre fino all'anno scorso il meccanismo era rodato". Si troveranno meglio i ragazzi più previdenti, una piccola percentuale "che però - dice l'esperto - è in crescita. Con la crisi, infatti, l'attenzione delle famiglie al futuro lavorativo dei ragazzi aumenta. L'orientamento all'interno delle scuole, come hanno sempre detto anche i diversi ministri dell'Istruzione che si sono succeduti, dovrebbe essere più precoce".
Ma intanto i genitori più attenti sostengono i ragazzi nelle scelte. E non si tratta solo dei 'figli d'arte', perché tra i partecipanti ai test c'è solo il 10% di ragazzi con un camice bianco in famiglia. "Tra i ragazzi che hanno partecipato ai nostri corsi e che domani parteciperanno ai test, alcuni hanno cominciato l'anno scorso, ma cominciamo ad avere richieste anche dai ragazzi del terzo anno. E credo che in futuro la tendenza sarà quella di giocare d'anticipo, soprattutto se l'esame ad aprile diventerà una consuetudine", conclude Lucchese.