Roma, 21 mag. (Adnkronos Salute) - "Senza test d'ingresso a Medicina la Sapienza non reggerebbe l'urto dei 10 mila iscritti che ogni anno provano i test e che entrerebbero senza selezione, come vorrebbe la proposta avanzata ieri dal ministro Giannini. Ma a quel punto a noi dovrebbero dare il Foro Boario per accoglierli tutti: non ci sono professori e aule per questi numeri". Ad affermarlo all'Adnkronos Salute è Luigi Frati, rettore dell'Università Sapienza di Roma. "Il mondo va in una direzione - spiega Frati - valorizzando la scelta universitaria già dalla scuola superiore, e noi invece optiamo per il modello francese. Ma in Francia stanno cercando disperatamente di tornare indietro".
"E poi mi chiedo - osserva il rettore - se il prossimo anno si iscrivono in tutte le facoltà in 100 mila, dopo il primo anno a chi non supera le prove, migliaia di ragazzi, che diciamo? La proposta del ministro Giannini può essere suggestiva - avverte Frati - per chi sogna di fare il medico, ma se poi al secondo anno è respinto come prevede la proposta, che gli facciamo fare, l'infermiere? Come - conclude - se questa professione fosse un ripiego, mentre non lo è".