"L'obiettivo principale è quello di cercare di assicurare a questa università un futuro importante, ma abbiamo soprattutto un dovere verso i giovani, perché possano trovare successo in questa terra e per questa terra. Per fare questo bisogna fare tantissime cose". Ecco come si presenta il nuovo rettore dell'Università di Palermo, Fabrizio Micari, durante la cerimonia del passaggio di consegne con il rettore uscente, Roberto Lagalla. "Il primo atto è lavorare sulla macchina amministrativa in primo luogo, da ingegnere meccanico dico che ci vuole una revisione della macchina, bisogna certamente potenziare i servizi degli studenti - aggiunge - cioè assicurare una buona qualità delle aule, in modo che non accada di nuovo ciò che è successo di recente", quando centinaia di studenti di Medicina sono stati costretti a seguire le lezioni in piedi.
"Dobbiamo sostenere i nostri ricercatori per ottenere finanziamenti importanti attraverso progetti di ricerca nazionali ed europei, dobbiamo insomma lavorare per il territorio", dice ancora Micari. Parlando della fuga di cervelli all'estero, Micari dice: "La mia esperienza proviene dalla facoltà di ingegneria, dove i numeri sono ancora superiori alla media del 39 per cento. Noi riusciamo a dare un'ottima formazione, abbiamo una qualità della formazione molto alta ma il problema è che i ragazzi non trovano lavoro qui - dice - Ecco perché bisogna ripensare a un modello di crescita del territorio, puntare sulle intelligenze, favorire le start up, è chiaro che tutto questo non possiamo farlo da soli. Dobbiamo interagire con le istituzioni, con la politica, ma non possiamo permetterci di perdere intere generazioni di ragazzi".
