La tempesta continua a indebolirsi: al momento la sua intensità dovrebbe esser scesa alla Categoria 2. In Giamaica si contano i danni
Si aggrava il bilancio del passaggio dell'uragano Melissa nei Caraibi, una delle tempeste più distruttive degli ultimi decenni, ora diretta verso le Bahamas. Sono previste onde di 1,5-2,4 metri sopra il terreno normalmente asciutto. A causa della tempesta sono morte tre persone in Giamaica, 25 ad Haiti e una nella Repubblica Dominicana. Danni pesantissimi anche a Cuba, dove il presidente Miguel Diaz-Canel ha esortato la popolazione a rimanere al riparo.
La tempesta intanto continua a indebolirsi. Al momento la sua intensità dovrebbe esser scesa alla Categoria 2, con venti sostenuti di poco superiori ai 160 chilomentri orari. Si prevede che Melissa passerà tra Long Island e Crooked Island, ma i venti da uragano e le forti piogge saranno avvertiti più ampiamente nelle Bahamas sudorientali. Le previsioni del National Hurricane Center indicano precipitazioni totali fino a 25 centimetri, con possibili inondazioni improvvise e il rischio di tempesta potenzialmente letale.
Secondo quanto detto all'Afp dal sindaco di Petit-Goave, Bertrand Supreme, il fiume La Digue è esondato a seguito delle piogge torrenziali provocate dal passaggio di Melissa, trascinando via tutto quello che incontrava. Il direttore generale di un ospedale locale ha riferito che sono stati al momento recuperati 25 corpi e che continuano le ricerche dei dispersi.
Questa mattina Cuba ha subito venti devastanti da uragano, mareggiate e piogge torrenziali. I venti diminuiranno nel pomeriggio, ma le precipitazioni potrebbero continuare per gran parte della giornata. A Chivirico, nella provincia di Santiago de Cuba, è arrivato come tempesta di categoria 3 "estremamente pericolosa", con venti massimi sostenuti di oltre 190 chilometri l'ora, secondo il National Hurricane Center.
Linee elettriche abbattute, cumuli di detriti e veicoli immersi nell'acqua fangosa. Un video condiviso dalla Jamaican Constabulary Force mostra intanto le autorità locali al lavoro per valutare i danni a Black River, vicino al punto in cui ieri l'uragano Melissa ha toccato terra in Giamaica, diventando una tempesta di categoria 5 prima di perdere potenza e scendere a livello 4 e poi a 3: l'allarme rimane altissimo, visti i venti a quasi 200 km orari.
In Giamaica sono stati segnalati danni ingenti in alcune zone di Clarendon, nella zona meridionale, e nell'area sud-occidentale di St. Elizabeth, che era "sott'acqua", ha affermato Desmond McKenzie , vicepresidente del Consiglio per la gestione dei rischi di catastrofe della Giamaica.
🌀The Black River Police Station has become a refuge for residents whose houses have been flooded. We are sticking close to the community as we weather Hurricane Melissa together.#TrackingHurricaneMelissa#AForce4Good pic.twitter.com/JPhAHJMihm
— Jamaica Constabulary Force (@JamaicaConstab) October 28, 2025
La tempesta ha danneggiato anche quattro ospedali e ne ha lasciato uno senza elettricità, costringendo le autorità a evacuare 75 pazienti, ha affermato McKenzie. Più di mezzo milione di persone sono rimaste senza elettricità fino a ieri sera, mentre le autorità hanno riferito che la maggior parte dell'isola ha subito la caduta di alberi, la distruzione delle linee elettriche e vaste inondazioni. Secondo l'organizzazione di monitoraggio di Internet NetBlocks, la connettività Internet in Giamaica è scesa al 42% dei livelli normali. I forti venti della tempesta hanno causato danni ingenti alle infrastrutture elettriche e di comunicazione, isolando molte parti del Paese, ha affermato NetBlocks.
Il governo ha affermato che spera di riaprire tutti gli aeroporti della Giamaica già da domani per garantire la rapida distribuzione dei rifornimenti di emergenza.
Medici Senza Frontiere (Msf) esprime profondo cordoglio e solidarietà a tutte le persone colpite dal devastante uragano Melissa. Attualmente gli aeroporti in Giamaica sono chiusi, ma Msf si sta preparando a inviare team d’emergenza specializzati in assistenza sanitaria, logistica e approvvigionamento idrico e igienico-sanitario.
“Oltre a prepararci per l’invio dei nostri team, stiamo predisponendo anche la spedizione di forniture, non appena gli aeroporti riapriranno, per poter garantire cure mediche di base e beni essenziali, come kit sanitari e materiali necessari per assicurare l’accesso ad acqua potabile, in base ai bisogni che saranno identificati - ha detto Brice de le Vingne, responsabile dell'unità di emergenza della ong - L'uragano ha causato inondazioni e danni anche ad Haiti, dove Msf svolge attività mediche. Anche se i nostri team non stanno riscontrando un impatto significativo sui bisogni delle persone causati dall'uragano, a Port-au-Prince la nostra principale preoccupazione è legata alla possibilità di ulteriori forti piogge. Stiamo preparando misure di emergenza, come la messa in sicurezza di attrezzature e medicine per i nostri progetti già attivi, in caso di inondazioni, e siamo pronti ad intervenite in altre parti del paese, se necessario".
"Le equipe di Msf sono in contatto con le persone nei paesi colpiti per comprendere i loro bisogni immediati più urgenti. Anche se non siamo presenti in alcuni dei paesi colpiti, grazie ad oltre 50 anni di esperienza nella risposta alle emergenze sappiamo che le persone avranno bisogno immediato di cibo, riparo e assistenza medica urgente - ha continuato - I disastri naturali possono avere un impatto sulla continuità delle cure e sull’accesso ai farmaci essenziali per le malattie croniche e altre malattie, e questo uragano farà emergere anche il bisogno delle persone di assistenza alla salute mentale. È inoltre fondamentale che le persone possano accedere all’acqua pulita per prevenire lo scoppio di malattie trasmesse dall’acqua”.