E' salito a 310 il bilancio dei militari morti per possibile contaminazione da uranio impoverito. ''Doloroso e freddo conteggio quello delle vite spezzate dall'incoscienza e l'incapacità di uomini posti ai vertici politici e militari del nostro Paese'', dice Domenico Leggiero, coordinatore dell'Osservatorio Militare. L'ultima vittima, C.P., aveva 41 anni ed era un tenente colonnello paracadutista.
''310 sono quelli che contiamo, quelli che 'emergono' dalla fossa del colpevole silenzio in cui finiscono giovani vite colpevoli solo di aver servito la Patria ed essersi fidati dei loro rappresentanti. Non ci fermeremo, continueremo a portare avanti la battaglia, cercheremo di smascherare chi sta cercando d'inquinare le prove, di creare confusione confondendo cause e concause, parlando di effetti dei vaccini pur sapendo che questi, non potrebbero mai essere causa di leucemie o tumori'', aggiunge Leggiero.