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Urbino, patria di Raffaello e stella del Rinascimento

07 luglio 2017 | 12.22
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Urbino vista dalla Fortezza Albornoz (CREDIT: A.Cambone, R.Isotti - Homo ambiens/Touring Club Italiano)
Urbino vista dalla Fortezza Albornoz (CREDIT: A.Cambone, R.Isotti - Homo ambiens/Touring Club Italiano)

Culla e gioiello del Rinascimento, Urbino incanta il visitatore lungo il percorso che si dipana dalla Fortezza Albornoz, da cui si gode uno straordinario panorama sulla città, alla casa natale di Raffaello, fino al Duomo e al Palazzo Ducale dove si resta senza fiato davanti a capolavori come 'La Muta' di Raffaello e la 'Flagellazione di Cristo' di Piero della Francesca (FOTO).

Da quasi 20 anni il 'Centro Storico di Urbino' è patrimonio mondiale Unesco. Questa piccola città di collina in età rinascimentale raggiunse un altissimo livello culturale divenendo meta di studiosi e artisti provenienti da tutta Italia e oltre, e modello di riferimento dello sviluppo culturale in Europa. Nel 1998 la Commissione Unesco ha deciso di includere il sito nella lista dei Patrimoni dell’Umanità proprio per il ruolo centrale svolto nell’età d’oro del Rinascimento.

Nei criteri di iscrizione previsti dalla Convenzione sulla protezione del Patrimonio Mondiale si sottolinea infatti che "durante la sua breve egemonia culturale, Urbino ha richiamato alcuni dei maggiori eruditi ed artisti del Rinascimento, che hanno creato un complesso urbano di eccezionale omogeneità, la cui influenza si è largamente propagata al resto d’Europa". Inoltre "Urbino rappresenta un vertice dell’arte e dell’architettura del Rinascimento, così armoniosamente adattata al suo ambiente fisico e al suo passato medievale che la città diventa del tutto eccezionale".

Alcuni dei maggiori umanisti del tempo quali Leone Battista Alberti, Marsilio Ficino e Giovanni Bessarione, matematici come Paul van Middelburg ed eminenti artisti come Luciano Laurana, Francesco di Giorgio Martini, Paolo Uccello, Piero della Francesca e Ambrogio Barocci si riunirono alla corte del duca Federico III da Montefeltro (1444 - 1482), per sviluppare eccezionali progetti culturali e urbanistici. E’ in questo clima culturale che si formarono Raffaello, Donato Bramante e il matematico Luca Pacioli.

Il sito Unesco 'Centro Storico di Urbino' coincide con l’area delimitata dalle mura rinascimentali, ancora conservate nella loro integrità. Il sito comprende, all’interno della città storica, alcuni edifici straordinari come il Palazzo Ducale, la Cattedrale, il Monastero di Santa Chiara e un complesso sistema di 'Oratori'.

Sulla A14, nell'area di servizio Montefeltro Ovest, 'Urbino. L’arte del Rinascimento' è una delle experience proposte nell'ambito di 'Sei in un Paese meraviglioso', il progetto di Autostrade per l'Italia già presente in 100 aree di servizio per valorizzare il territorio attraversato dalla rete, che si arricchisce promuovendo i siti italiani della Lista dei patrimoni dell'umanità.

Le origini della città risalgono a un insediamento romano posto sulla sommità del colle sul quale ora sorge il Palazzo Ducale. Fino all’XI secolo la città è rimasta entro questi limiti, ma alla fine di questo secolo ha iniziato ad espandersi, determinando l’esigenza di costruire un nuovo sistema di mura difensive. A metà del XV secolo Federico da Montefeltro rinnovò radicalmente la città mantenendo sostanzialmente invariata la sua struttura urbana. La città delimitata dalle mura rinascimentali si estese fino al secondo colle posto a Nord, assumendo una forma allungata.

Urbino ha preservato la sua autenticità impiegando negli interventi di manutenzione e recupero degli edifici e degli spazi pubblici del centro storico le tecniche e i materiali dell’edilizia tradizionale storica, e conservando le caratteristiche formali, tipologiche e dimensionali delle preesistenze architettoniche. In questo modo ha potuto mantenere le proprie caratteristiche spaziali, volumetriche e decorative, risalenti al più antico impianto medievale con le sue strette vie e alle successive sovrapposizioni rinascimentali. Anche gli interventi realizzati nel XVIII e XIX secolo hanno lasciato sostanzialmente intatta la configurazione rinascimentale. Ogni intervento nel tempo si è realizzato nel rispetto del tradizionale equilibrio tra paesaggio e struttura urbana a salvaguardia dell’integrità del patrimonio storico e del contesto ambientale.

'Pesaro. Casa Rossini', 'Gradara. Rocca dell’amore' e 'Alto Metauro. Scrigno d’arte' sono le altre tre experience proposte da Autostrade nell'area di servizio Montefeltro Ovest. Il percorso enogastronomico porta alla scoperta dell’olio extravergine, tra le materie prime più apprezzate di questo territorio al confine con le Marche, e dei vini legati al territorio come il Sangiovese.

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