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Strasburgo

"Urla e paura", il racconto dell'eurodeputata

12 dicembre 2018 | 13.37
LETTURA: 3 minuti

(Photo by Abdesslam MIRDASS / AFP) - AFP
(Photo by Abdesslam MIRDASS / AFP) - AFP

" C'era una persona che correva inseguita dalla polizia, è accorsa tantissima gente che urlava, ambulanze, volanti delle forze dell'ordine". Così all'Adnkronos l'eurodeputata Pd Michela Giuffrida, testimone della tragica notte dell'attentato al mercatino natalizio nel centro storico di Strasburgo.

"Ero appena uscita dal Parlamento europeo, stavo attraversando il quartiere di Petite France per rientrare nel mio albergo, vengo bloccata da alcune persone che urlavano: 'ferma, ferma. Non andare avanti'", racconta. L'inferno che si scatena, la caccia al killer, il fiume di gente che cerca di trarsi in salvo. "La polizia poi ci ha spinti dentro un pub e li ci hanno fatto barricare, dando ordine a tutti i locali delle strade limitrofe di dare rifugio ai passanti e chiudere le porte degli esercizi, perché era in corso la caccia all'uomo. Il mio bar però aveva le porte a vetri e siamo saliti al primo piano, dove siamo rimasti per quasi tre ore con il proprietario che ci aggiornava sull'evoluzione della situazione".

E aggiunge: "siamo rimasti per tanto tempo, poi finalmente ci hanno detto che potevamo uscire ma con grande cautela, camminando lungo il muro della strada. Può immaginare la paura, il mio hotel è in quella zona, le strade deserte, tanti colleghi dell'Europarlamento sono rimasti dove si trovavano perché camminare per strada era a nostro rischio e pericolo, ma questo è normale".

Il day after l'attacco, la città appare triste e deserta, racconta l'eurodeputata che da politica ma anche giornalista è tornata nei luoghi colpiti. "Stamattina sono tornata a Place Kleber, ho trovato nella piazza un clima surreale: l'albero di Natale, le decorazioni in una piazza deserta, la gente che passava con paura, il clima di una città colpita e consapevole".

Ma per Giuffrida il terrorismo non può e non deve condizionare. "Stamattina sono al Parlamento Ue come sempre, sono venuta presto, la nostra giornata si svolgerà come sempre, votiamo risoluzione sul terrorismo", incalza. "L'attacco a Strasburgo è un attacco all'Europa, non a caso è avvenuto nei giorni della plenaria, in occasione inoltre del periodo natalizio, molto sentito nella città", osserva sottolineando che "di fronte al terrorismo serve una risposta ferma e decisa nel dire che l'Europa è più forte di tutti. Più che mai in questo momento bisogna riaffermare il principio di un'Unione unita, forte e che può difendere tutti".

Oggi l'Aula di Strasburgo "non è gremita, ma è comprensibile, poi dipende dalla sensibilità di ciascuno, ma siamo qui per non farci condizionare e lottare per un'Europa forte", conclude.

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