E' stato condannato a 25 anni di carcere Oscar Ramiro Ortega-Hernandez, 23enne dell'Idaho, che nel 2011 sparò con un fucile d'assalto contro la Casa Bianca. La sentenza è stata emessa da un giudice distrettuale di Washington che l'ha dichiarato colpevole delle accuse, compresa quella più grave di aver tentato di assassinare il presidente Barack Obama.
In effetti, la notte in cui l'uomo esplose i colpi contro la Casa Bianca dai pressi di Costitution Avenue, il presidente e la first lady Michelle Obama non erano nella residenza presidenziale, che fu raggiunta da alcuni proiettili, uno dei quali colpì una finestra. Ortega-Hernandez lo scorso anno si era dichiarato colpevole ammettendo anche che il suo gesto fosse paragonabile ad un attacco terroristico.
Secondo l'accusa, l'uomo era partito dall'Idaho con l'obiettivo di uccidere il presidente, considerato "l'anti-Cristo". Gli avvocati difensori hanno sostenuto che l'uomo soffriva di una "gravissima depressione e problemi mentali" e si era convinto che l'Armageddon fosse imminente. La difesa aveva così chiesto una condanna a 10 anni, ma i giudici hanno accolto la linea dura dei procuratori che avevano chiesto 27 anni e mezzo