New York, 17 apr. (Adnkronos/dpa) - L'ex imam londinese di origine egiziana Kamel Mustafa, noto nell'universo jihadista come Abu Hamza al-Masri, ha abusato del suo ruolo per "promuovere" il terrorismo internazionale. Questa la posizione dell'accusa nell'atteso processo in corso a New York, dopo l'estradizione di Mustafa dalla Gran Bretagna nel 2012. L'imam 55enne è accusato tra l'altro di aver tentato di mettere in piedi un campo di addestramento per terroristi negli Stati Uniti e, come ha detto il procuratore Edward Kim, ha "usato" la sua religione per lanciare "una guerra contro i non musulmani".
Il difensore di Mustafa, Joshua Dratel, ha replicato sostenendo che l'imam è innocente rispetto alle accuse, pur ammettendo l'uso di un linguaggio duro. Prima dell'estradizione negli Stati Uniti, Mustafa aveva scontato sette anni di carcere in Gran Bretagna, per incitazione all'odio razziale e per avere persuaso i suoi seguaci ad uccidere gli "infedeli".
Mustafa, che è accusato anche di avere preso parte nel 1998 a una cospirazione che portò al rapimento di un gruppo di turisti nello Yemen, tra cui alcuni cittadini americani e nel quale rimasero uccisi tre britannici e un australiano, ha perso entrambe le braccia e l'occhio sinistro durante l'invasione sovietica dell'Afghanistan negli anni Ottanta.