Pechino, 20 mag. (Adnkronos/Xinhua) - La Cina protesta con forza con gli Stati Uniti per l'incriminazione di cinque suoi ufficiali militari per cyberspionaggio. Il ministero degli Esteri cinese, infatti, ha convocato oggi l'ambasciatore americano a Pechino, Max Baucus, per "presentare una formale protesta" contro la decisione del ministro della Giustizia americano, Eric Holder, di incriminare cinque ufficiali cinesi accusati di aver violato i sistemi informatici di diverse società e di un sindacato americani.
Nell'incontro con l'ambasciatore Baucus il sottosegretario agli Esteri, Zheng Zeguang, ha espresso la "forte indignazione ed opposizione alla mossa degli Stati Uniti", affermando che Washington sta "violando in modo grave le norme delle relazioni internazionali, contravvenendo alla cooperazione tra Cina e Stati Uniti in materia di cyber sicurezza e danneggiando in modo serio le relazioni tra i due paesi inventando accuse" nei confronti dei militari cinesi.
Zheng - si legga ancora in una nota del ministero degli Esteri di Pechino - ha poi rivendicato che la Cina è "uno strenuo difensore della cyber security, nessuno del personale del governo o dell'esercito ha mai partecipato o è stato coinvolto in furto cibernertico di segreti commerciali. Le accuse americane - ha concluso - contro ufficiali cinesi sono senza fondamento ed in cattiva fede".