Anche i membri afroamericani del Congresso protestano per la decisione del grand jury di Ferguson di non incriminare il poliziotto bianco che uccise Mike Brown. "E' uno schiaffo in faccia agli americani che in tutto il Paese continuano a credere e sperare che la giustizia prevalga", si legge in una dichiarazione della presidente del Congressional Black Caucus, Marcia Fudge.
"Questa decisione sembra confermare la regola non scritta che le vite dei neri non hanno valore, che tu uomini neri possono essere uccisi senza conseguenze e ripercussioni - continua la dichiarazione - una storia terrorizzante per ogni genitore e tutore di bambini neri ed una brutta batttuta d'arresto nelle relazioni razziali in America".
Anche l'American Civil Liberties Union, una delle principali associazioni per i diritti civili, ha diffuso un comunicato per rilanciare la necessità di "combattere per la giustizia sociale". "Dobbiamo mettere fine al paradigma che rende i dipartimenti di polizia più simili a forze di occupazione, imponendo la loro volontà per controllare le comunità", si legge nella dichiarazione. Leader politici afroamericani, come John Lewis, deputato della Giorgia che è stato uno storico leader del movimento dei diritti civili, hanno fatto dichiarazioni in cui da una parte condannavano la sentenza, ma dall'altra esortavano alla calma e ad evitare le violenze. "Lo so che è che difficile, ma non bisogna cadere nella tentatzione delle violenze, solo la non violenza può superare la violenza", ha scritto su Twitter.
