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Usa-Francia: Casa Bianca, 'impressionati' da progressi nostre relazioni bilaterali

10 febbraio 2014 | 21.36
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La Casa Bianca è pronta a ricevere il presidente della Repubblica Francois Hollande riservandogli tutti gli onori protocollari che si devono a "un partner dell'America sempre più cruciale sullo scacchiere internazionale". Lo ha confermato un portavoce della Casa Bianca nel corso di una "conference call" di presentazione della visita di stato che inizierà ufficialmente tra poche ore, con l'arrivo dei due uomini di Stato a Monticello (Virginia). Qui si trova la storica residenza di Thomas Jefferson, il terzo presidente Usa, senz'altro il Presidente più francofilo della storia americana. Dopo essersi ispirato alla filosofia illuministica e ai principi della democrazia per varare, come governatore della Virginia, una serie di provvedimenti, Jefferson fu anche il maggiore sostenitore di una politica di avvicinamento alla Francia rivoluzionaria, che conobbe personalmente in veste di Ambasciatore a Parigi dal 1785 all'89. Non sfugge quindi il significato squisitamente simbolico della tappa-omaggio in Virginia "per sottolineare i legami storici esistenti tra i due Paesi - sottolinea la Casa Bianca - e ricordare come la rivoluzione francese s'ispirò direttamente a quella americana".

Sono ben altre, tuttavia, le ragioni di questa ''visita di Stato'' in pompa magna che, è bene ricordarlo, si configura come un ''onore particolare'' che la Casa Bianca concede solo in determinate circostanze, cioe' quando intende riservare ''il piu' alto livello del cerimoniale all'ospite straniero''. Complici la crisi economica e le guerre, dalla Presidenza Bush in poi le visite di Stato incoronate da una serata di gala sono state sempre piu' rare. Se Ronald Reagan, durante i suoi otto anni di Presidenza, ne organizzò ben 35, quelle di Bush Jr furono solo sei, lo stesso numero di visite di Stato tenute fino ad oggi dalla Presidenza Obama.

Nel caso della Francia, in particolare, i 'tappeti rossi' americani sono, a detta di molti, una forma di ''compensazione'' ovvero un ringraziamento particolare per l'impegno militare in contesti difficili come quello africano. ''Il Presidente Obama - spiega il portavoce - ha investito molto nelle relazioni con i partner europei che considera partner chiave degli Stati Uniti''. In particolare - aggiunge - ''siamo impressionati per i progressi delle nostre relazioni bilaterali con la Francia, un alleato sempre piu' strategico sullo scacchiere internazionale''. Con la visita di Stato, ''Obama vuole segnalare al popolo francese che questo trend è gradito e che gli Stati Uniti danno il benvenuto alla leadership mostrata finora da Hollande, in Medio Oriente come in Africa''. ''Una relazione - ricorda ancora il portavoce - che si e' rafforzata a partire dalla Presidenza Sarkozy''. (segue)

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