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Usa: la 'body woman' di Michelle lascia la Casa Bianca

15 aprile 2015 | 16.16
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Kristen Jarvis, che la first lady ama chiamare la sua 'sorellina minore', è stata dalla campagna presidenziale del 2008 l'assistente personale e l'ombra della first lady. Ora, dopo una sofferta decisione, lascia gli Obama per iniziare una promettente carriera nel settore privato a New York

Karen Jarvis aiuta  Michelle Obama a ripassare un discorso (Foto Washington Post)
Karen Jarvis aiuta Michelle Obama a ripassare un discorso (Foto Washington Post)

E' stata per sette anni l'ombra di Michelle Obama, occupandosi della sua borsa, dei suoi appunti, delle sue telefonate con parenti e amici, organizzando gli incontri delle figlie con le compagne di scuola. Ma anche andando con lei ad allenarsi in palestra, sintetizzandole i libri che non aveva il tempo di leggere, organizzandole l'agenda. Insomma, una 'body woman' - termine in voga per indicare le assistenti personali di esponenti politici - anche se Michelle in passato ha preferito definire Kristen Jarvis la sua "sorellina minore".

"Siamo semplicemente sempre insieme: sia che parliamo di lavoro, delle ragazze, della mia vita personale, parliamo sempre" ha detto la 34enne Jarvis in una sua rara chiacchierata con il Washington Post che dedica un ritratto alla 'chief of stuff' - come l'ha soprannominata ironicamente, con la parola che indica il cumulo delle cose da fare, storpiando l'istituzionale ruolo di chief of staff di Michelle, da gennaio affidato a Tina Tchen - che in questi giorni, dopo una sofferta decisione, si prepara a lasciare la first family per trasferirsi a New York, con un promettente lavoro alla Ford Foundation.

Laureata in storia del teatro al Spelmn College di Atlanta, Jarvis si appassiona alla politica ma soprattutto agli Obama dopo aver iniziato a lavorare nel 2005 nell'ufficio dell'allora senatore dell'Illinois, passando poi a lavorare alla sua campagna elettorale, essendo poi, nelle ultime fasi decisive della campagna, assegnata al piccolo staff che seguiva direttamente la futura first lady.

E da allora le due sono diventate inseparabili. Anche a Buckingham Palace dove gli Obama sono stati ospiti nel 2011: Jarvis è stata l'unica dello staff ad essere ospitata nel Palazzo reale, in una stanza a pochi metri da quella della coppia presidenziale. La loro intesa è tale che in questi anni alla Casa Bianca spesso si è andati da Jarvis con un'idea prima di proporla alla first lady.

"E' un collegamento cruciale tra la vita privata e professionale della first lady " dice infatti di lei Joshua DuBois, ex capo dell'ufficio religioso della Casa Bianca ed amico di Jarvis dai tempi del Senato. Con un'intesa tale, per Jarvis è stato normale confidarsi con il suo boss quando, nei mesi scorsi, ha capito che - con le elezioni del 2016 sempre più vicine - era il momento di guardarsi intorno. "La first lady mi ha detto di non andare finché non avessi trovato il posto giusto, ed è stata di guida in tutto il processo" di scelta di un nuovo lavoro.

Prima di Jarvis anche il "body man" di Barack Obama ha lasciato la Casa Bianca, Reggie Love. A differenza della collega, l'ex giocatore di basketball dei Duke, non era schivo e restio con la stampa tanto che nei mesi scorsi ha anche pubblicato un libro di memorie sui suoi 4 anni alla Casa Bianca costantemente al fianco del presidente. Nel libro Love parla di Jarvis dicendo che la collega "è più brava di me", dal momento che la first lady ha "bisogni e problemi simili ma anche molto differenti da quelli del presidente, dal momento che non mi dovevo preoccupare così tanto dei suoi capelli e del suo cambio d'abito".

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