Nella settimana terminata il 30 maggio sono state 276mila, in flessione di 8mila unità
Calano più delle attese le richieste di sussidio di disoccupazione negli Usa, l'ennesimo segnale che il mercato del lavoro a stelle e strisce sta prendendo quota. Nella settimana terminata il 30 maggio, comunica il Dipartimento del Lavoro americano, il dato preliminare delle richieste iniziali di sussidio di disoccupazione è stato di 276mila, in calo di 8mila rispetto al livello della settimana precedente, rivisto al rialzo di 2mila unità, a 284mila.
Il dato è migliore delle attese degli analisti. La media mobile a quattro settimane, un dato meno volatile delle richieste settimanali, è stata di 274.750, in aumento di 2.750 rispetto al dato rivisto della settimana precedente.
Le richieste continue, quelle rinnovate dopo i primi sette giorni, nella settimana terminata il 23 maggio sono state 2.196.000, in calo di 30mila rispetto al dato della settimana precedente. Le richieste continue di disoccupazione, migliori delle attese, sono ai minimi dall'11 novembre 2000, quando erano state 2.161.000.
Inoltre la produttività nei settori non agricoli negli Usa nel primo trimestre è calata del 3,1%, dato annualizzato e destagionalizzato, per effetto di un decremento della produzione dell'1,6%, mentre le ore lavorate sono aumentate nel periodo dell'1,6%, ha comunicato il Dipartimento del Lavoro americano. Il calo è maggiore delle previsioni.
Il costo unitario del lavoro nel trimestre, secondo il Dipartimento, è aumentato del 6,7% nel primo trimestre, per effetto di un incremento del 3,3% della paga oraria e di un calo del 3,1% della produttività. L'aumento è superiore alle attese. Il costo del lavoro per unità di prodotto, che è salito dell'1,8% nel corso degli ultimi quattro trimestri, è considerato un indicatore dell'inflazione dei prezzi al consumo.