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Usa: Fbi inviò lettera anonima piena di insulti a Martin Luther King

13 novembre 2014 | 17.41
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E' quanto ha scoperto lo storico americano Beverly Gage, che ha trovato nei National Archives una versione integrale che finora era stata pubblicata solo in versioni tagliate e censurate.

Usa: Fbi inviò lettera anonima piena di insulti a Martin Luther King

Era piena di incredibili insulti, del tipo "sporco, abnorme animale", la lettera anonima che nel 1964 l'Fbi inviò a Martin Luther King. E' quanto ha scoperto lo storico americano Beverly Gage che ha trovato nei National Archives una versione integrale della lettera che finora era stata pubblicata solo in versioni tagliate e censurate. Il testo integrale, scrive il professore di Yale in un articolo pubblicato dal magazine del New York Times, rilancia in una luce ancora più fosca uno degli episodi più famigerati e imbarazzanti della controversa era di Edgard Hoover alla guida del bureau.

Nota da decenni come la "suicide letter", la lettera è stata scritta come se fosse stata opera di un attivista dei diritti umani deluso dal leader afroamericano che intende ricattarlo con l'obiettivo di costringerlo al suicidio. Subito dopo averla ricevuta, quasi 50 anni fa, Luther King confidò ad amici di essere certo che dietro alla lettera vi fosse la mano di Hoover che non aveva fatto mistero del suo desiderio di screditare King. E circa una decina di anni dopo una commissione d'inchiesta del Senato confermò i sospetti del leader del movimento per i diritti civili, individuando nell'agente William Sullivan l'autore della lettera.

Nel testo integrale ritrovato da Gage vi sono esplicite accuse a King per la sua condotta sessuale, accuse di "orge, atti adulteri e comportamenti immorali", tutto, sottolinea lo storico, in "un linguaggio razzista dell'era del Jim Crow", il complesso di leggi emanate dagli stati americani che costituivano la giustificazione legale della segregazione razziale. La parola "evil", male, ricorre almeno sei volte nel testo in cui si fa riferimento al fatto che esistono prove dei misfatti, soprattutto di natura sessuale, di Luther King.

"Tutto è registrato, le tue orge, sei registrato, tutti i tuoi adulteri", si legge nella lettera che nell'archivio era allegata ad un nastro che contiene quelle che l'Fbi riteneva fossero le prove a carico del leader afroamericani. Registrazioni ottenute dai federali con le cimici poste nelle case e negli alberghi dove si fermava. "Guardando indietro a queste orribili accuse - conclude lo storico - la lettera offre un potente monito sui rischi delle intercettazioni in un'era in cui i mass media rispettano molto meno di un tempo la riservatezza".

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