Scagionato dopo avere trascorso quasi 25 anni in prigione per un omicidio del 1989. E' la storia del newyorkese Jonathan Fleming, oggi 51enne, che al momento dell'omicidio si trovava in vacanza a Disney World, con tanto di documenti che confermavano il suo alibi. Fin dall'inizio l'uomo aveva detto di trovarsi in Florida quando Darryl Rush fu ucciso a Brooklyn nel 1989. Fleming era in possesso dei biglietti dell'aereo, di video e cartoline del suo viaggio, ma i procuratori, per i quali la sparatoria era stata motivata da una disputa sui soldi, affermarono che avrebbe potuto fare un rapido viaggio di andata e ritorno per New York. Nonostante una testimone chiave avesse confessato di avere mentito poco dopo la sua condanna nel 1990, l'uomo perse i suoi appelli precedenti.
Da una revisione dei fascicoli emersero una ricevuta dell'hotel che Fleming aveva pagato in Florida cinque ore prima della sparatoria ed una lettera della polizia di Orlando in cui i dipendenti dell'albergo affermavano di ricordarlo. Né la ricevuta, né la lettera della polizia vennero fornite al primo avvocato di Fleming, nonostante le regole che in genere richiedono agli investigatori di consegnare tale materiale.
Il procuratore distrettuale di Brooklyn Kenneth Thompson ha riferito che il caso contro Fleming è caduto perché "fatti chiave per l'alibi lo collocavano in Florida al momento dell'omicidio". "Mi sento magnificamente - ha detto Fleming dopo che il giudice ha archiviato il caso - Ho sempre avuto fede. Sapevo che questo giorno sarebbe arrivato prima o poi". Quando gli è stato chiesto qali fossero adesso i suoi progetti ha risposto: "Cenerò con mia madre e la mia famiglia e e vivrò il resto della mia vita".