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Usa primo produttore di gas naturale al mondo, in calo il consumo di petrolio

06 maggio 2014 | 12.21
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Usa primo produttore di gas naturale al mondo, in calo il consumo di petrolio

Gli Stati Uniti sono il primo produttore di gas naturale al mondo e si prevede che continuerà ad esserlo fino a tutto il 2030. E' quanto emerge dal Terzo rapporto nazionale sul clima della Casa Bianca che fa il punto sui risultati ottenuti sul fronte energetico e della lotta ai cambiamenti climatici, con l'obiettivo di rilanciare l'agenda dell'amministrazione Obama sul clima.

"Per sei mesi consecutivi abbiamo prodotto più petrolio di quanto ne abbiamo importato dall'estero, e questa è una buona notizia", ha detto John Podesta, consigliere del presidente Obama a cui è stato affidato il delicato dossier di clima ed energia, che ha anticipato i contenuti del rapporto che verrà ufficialmente presentato oggi dal presidente Barack Obama. Podesta ha anche sottolineato come ora gli Stati Uniti siano, grazie al boom della produzione di shale gas, "i più grandi produttori di gas e petrolio".

"Ma nello stesso tempo in cui abbiamo prodotto più petrolio e gas, stiamo riducendo i consumi di energia in modo drastico, migliorando l'efficienza energetica", ha detto ancora il democratico, che è stato capo dello staff di Bill Clinton, sottolineando come questo rientri nella strategia energetica complessiva voluta dal presidente Obama, cioè "cercare di produrre di più ma anche usarlo in modo più efficiente".

Il rapporto della Casa Bianca mostra come siano scesi i consumi di petrolio, ed in particolare di benzina, rispetto ai livelli sia del 2006 che del 2010. E - ha aggiunto Podesta - si stima che quando gli standard di efficienza saranno completamente entrati in vigore nel 2025, questo comporterà un risparmio di 1.700 miliardi di dollari. Il rapporto della Casa Bianca mostra inoltre come stia aumentando la produzione di energia da fonti rinnovabili: la quantità di energia elettrica prodotta da pannelli solari è cresciuta di oltre 10 volte rispetto al 2009, anno dell'insediamento di Obama, mentre la produzione di quella eolica è triplicata.

Fino a qui le buone notizie. Podesta ha infatti ammesso che l'amministrazione Obama non è riuscita ancora ad affrontare la questione delle emissioni industriali di gas inquinanti, con le centrali elettriche alimentate da idrocarburi sono ancora la principale fonte delle emissioni di CO2, con il 38% del totale. "La transizione al gas naturale, l'aumento dell'efficienza e il rafforzamento delle fonti rinnovabili, questo ha significato che le emissioni della produzione energetica vanno nella giusta direzione, cioè diminuiscono, ma abbiamo ancora molto lavoro da fare", ha ammesso il consigliere di Obama.

"E questa settimana adotteremo nuove azioni", ha concluso spiegando che il presidente oggi nel presentare il National Climate Action discuterà anche con alcuni metereologi sull'impatto dei cambiamenti climatici sulle diverse regioni degli Stati Uniti.

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