Washington, 8 lug. (Adnkronos/Washington Post) - Il senatore Robert Menendez, uno dei più accesi critici del regime castrista al Congresso Usa, ha accusato Cuba di aver orchestrato la campagna di accuse che gli sono state rivolte nel 2012 di aver avuto contatti con squillo minorenni. In una lettera inviata al dipartimento di Giustizia, l'avvocato del democratico eletto in New Jersey chiede che venga aperta un'inchiesta sul complotto con cui Cuba ha tentato di fermare l'ascesa politica di Menendez, il cui nome allora veniva fatto per la presidenza della Commissione Esteri del Senato.
Secondo il senatore democratico la Cia ha raccolto prove credibili, tra le quali tracce lasciate da indirizzi Internet, che collegano agenti dei servizi cubani alla diffusione sui media statunitensi e latinoamericani delle accuse rivolte a Menendez. Nel novembre del 2012 "Daily Caller" - sito vicino agli ambienti conservatori - riportò che due donne accusavano il senatore americano di aver intrattenuto rapporti a pagamento con prostitute, anche minorenni, mentre era in vacanza nella Repubblica Dominicana.
L'Fbi inviò degli agenti per condurre un'inchiesta per verificare le accuse, ma non trovò nessun elemento a carico del senatore. E alla fine le domenicane ritrattarono le accuse. Ora Menendez ritorna all'attacco sulla vicenda sulla base di un rapporto che l'intelligence americana ha consegnato lo scorso anno al governo.
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