Donald Trump sarà "molto magnanimo" con i leader dei Paesi alleati che nelle settimane scorse si erano schierati con Hillary Clinton, "non sarà ostile né con l'Italia né con gli altri Paesi europei" che avevano espresso la loro preferenza per la candidata democratica. Ne è convinto Tony Podesta, lobbista americano fratello di John, direttore della campagna di Hillary Clinton, secondo il quale non è affatto detto che Trump manterrà lo stesso atteggiamento "radicale ed estremo" mostrato in campagna elettorale.
"Trump sarà molto magnanimo - sostiene parlando con l'Adnkronos a poche ore dal risultato "scioccante" del voto - Cercherà di dire che dobbiamo essere uniti e manderà segnali in tal senso sia all'interno del Paese che ai nostri amici nel mondo. Non ci sarà una situazione in cui si mostrerà ostile all'Italia o all'Europa".
"Durante la campagna elettorale ha detto molte cose, come quelle sulla Nato (il candidato repubblicano ha messo in discussione il principio della difesa collettiva e ha fatto sapere che chiederà conto agli alleati dei livelli di spesa per la difesa, ndr), ma non penso che poi in effetti da presidente le metterà in pratica", continua Tony Podesta.
Quanto all'esito del voto, il fondatore del Podesta Group lo definisce "scioccante". E "scioccante" non solo perché si prevedeva "una comoda vittoria della Clinton", ma perché l'ex segretario di Stato ha perso in stati come il Wisconsin e la Pennsylvania che erano democratici da oltre vent'anni. Le ragioni? Secondo Podesta, Trump è stato bravo "nel portare a votare gente che non lo aveva mai fatto, soprattutto nelle aree rurali, Clinton ha fatto tutto quello che le serviva per vincere a Filadelfia e nelle aree urbane", ma questo non è stato sufficiente dinanzi all'altissima affluenza ai seggi nelle aree rurali.
