E' conosciuto come Abdullah al Shami, che in arabo significa Abdullah il siriano, ma il suo nome di battaglia nasconde il fatto che in realtà si tratta di un cittadino americano, nato negli Stati Uniti, forse in Texas, e trasferitosi con la famiglia in Medio Oriente quando era ancora un bambino. Altre informazioni sul suo conto rimangono top secret e, come già avvenuto in altri casi analoghi, l'Amministrazione Usa sta decidendo se ucciderlo.
Secondo quanto scrive il New York Times, al Shami, che si nasconderebbe tra le montagne del Pakistan nord occidentale, è al centro di un dibattito in seno al governo Usa riguardo alla possibilità che il presidente Barack Obama faccia ancora una volta ricorso ai suoi poteri straordinari per autorizzare l'uccisione di un cittadino statunitesne all'estero.
Si tratta di un dibattito che racchiude alcune delle questioni più spinose legate al programma di uccisioni mirate adottato da Obama nel corso della sua presidenza: in base a quali circostanze il governo può uccidere cittadini americani senza che essi siano sottoposti a un processo; se la leadership di Al Qaeda in Pakistan rappresenti ancora una minaccia imminente per gli americani; e se debba essere la Cia o il Pentagono a condurre le cosiddette 'guerre segrete' degli Usa. (segue)