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Ustica, Cavazza: "Non sapremo mai la verità, troppi soldi in ballo"

25 giugno 2020 | 11.53
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All'Adnkronos le parole della presidente onoraria dell'associazione "Verità per Ustica" e figlia di una delle 81 persone morte il 27 giugno di 40 anni fa a bordo del Dc9 dell’Itavia. Le sentenze penali. Le sentenze civili

(Fotogamma)
(Fotogamma)

“No, dopo 40 anni ancora non conosciamo la verità sulla strage, ad impedirci di conoscerla è la mancanza di capacità di volerla davvero, anche perché probabilmente non sarebbe economicamente interessante”. A dirlo all’AdnKronos è Giuliana Cavazza, presidente onoraria dell'associazione "Verità per Ustica" e figlia di una delle 81 persone morte il 27 giugno di 40 anni fa a bordo del Dc9 dell’Itavia.

“Ci sono troppe voci – spiega Cavazza -, troppe presunte verità che non lo sono, ordinanze chiamate sentenze, e poi alla fine, e forse è questo il punto, i morti sono morti, tanto vale che i risarcimenti siano il massimo. Temo che il motivo della mancanza di verità stia tutto qui”. Cavazza, poi, evidenzia che “le sentenze civili, che dicono l’opposto di quella penale, sono basate su un’ordinanza di Priore che viene chiamata sentenza, e questo non aiuta, e forse anche sulla grande spinta dell’opinione pubblica, perché forse è più bello dire che ci sono i cattivi che hanno tirato giù il Dc9, e così, fra l’altro, vengono fuori tanti soldi, perché questo in fondo piace, mentre l’ipotesi della bomba, diciamo così, piace meno. Poi capisco che anche in buona fede ci si affezioni a certe tesi, ma è una grande rischio”.

Quanto all’audio trasmesso da RaiNews 24, e acquisito dalla procura di Roma, in cui si sente uno dei piloti del Dc9 dire “guarda cos’è”, mentre finora di quel frammento di audio si sentiva solo il “gua”, la presidente onoraria dell’associazione “Verità per Ustica” evidenzia: “Non sono un tecnico, ma penso che questo audio sia stato ascoltato da tecnici veri, e non hanno rilevato quello che emerge oggi, ora, che a distanza di 40 anni venga fuori un altro pezzo di audio, mi sembra stranissimo. Certo, è un bel depistaggio anche questo”.

Infine, Cavazza afferma: “Sono passati 40 anni, forse non sapremo mai la verità sulla strage di Ustica, ci sono troppi soldi in ballo, troppe possibilità di risarcimenti milionari, è molto triste ma ho questa sensazione”.

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