(Adnkronos Salute) - Per l'analisi sono stati utilizzati dati dei registri di popolazione del Queensland relativi al periodo 2007-2011, quindi ai 4 anni successivi all'introduzione della profilassi. Complessivamente sono risultate idonee all'inclusione oltre 103 mila donne, di cui circa mille con lesioni cervicali precancerose, quasi 11 mila con lesioni di altro genere e oltre 96 mila controlli senza lesioni.
Quattro anni dopo la vaccinazione, al netto del possibile influsso dei vari fattori demografici, è risultato che le 3 dosi di vaccino forniscono una protezione del 46% contro lesioni cervicali di alto grado e del 34% contro altre lesioni cervicali, in donne vaccinate prima di iniziare lo screening con Pap test. La somministrazione in doppia dose offre invece una protezione del 21% (rischio ridotto di un quinto) contro entrambi i tipi di lesione. Nessuna protezione significativa con una singola dose.
"L'osservazione continua di questa popolazione - commentano gli studiosi - è necessaria per definire le implicazioni che l''era della vaccinazione di massa' potrebbe avere sulle raccomandazioni per lo screening" delle lesioni al collo dell'utero.