La ministra: "Il governo è alle prese con le semplificazioni, quindi non vogliamo complicare la vita agli italiani attraverso il green pass"
La volontà è quella di terminare nell'arco di due settimane le vaccinazioni anti-covid dei 'più fragili'. Ad affermarlo la ministra per gli Affari regionali e le Autonomie, Mariastella Gelmini, a “L’Intervista di Maria Latella” su Sky TG24. L'incontro del governo con i sindaci delle isole minori “è stata l'occasione per ribadire il rispetto assoluto delle priorità vaccinali, delle categorie più fragili e degli over 80. Contiamo nell’arco di due settimane di completare la vaccinazione delle categorie più fragili” e quindi di poter correre per mettere in sicurezza il Paese”.
“Il governo è alle prese con le semplificazioni, quindi non vogliamo complicare la vita agli italiani attraverso il green pass. E' stata immaginata una modalità molto semplice, con tre categorie di persone che potranno accedervi: chi è vaccinato, chi ha fatto la malattia e ha gli anticorpi e chi è stato tamponato nelle 48 ore precedenti. Sarà semplice dimostrare di appartenere a una delle tre categorie e consentirà spostamenti più veloci", ha sottolineato.
"Il governo ha già preso decisioni che vanno verso una graduale e progressiva riapertura di tutte le attività, a metà maggio si farà un 'check' all’ultimo decreto per consentire la riapertura di attività che ancora non possono operare. Il ristoro più grande è la riapertura”, ha affermato ancora Gelmini.
"Dopo i primi mesi, che sono stati complicati anche per il fatto che le dosi non arrivavano, oggi non ci sono dosi che rimangono in frigorifero, c'è la capacità di somministrare tutte le dosi che abbiamo a disposizione - ha poi precisato - Si sta tenendo un occhio di riguardo e attenzione, con task force e sopralluoghi, rispetto a quelle regioni che avvertono qualche criticità, ma nella sostanza siamo ampiamente oltre l'80% di somministrazioni delle dosi consegnate, con punte del 90%”.
A chi non vuole vaccinarsi, direi “che dobbiamo tutti avere fiducia nella scienza, perché questi vaccini sono stati soggetti a procedure di controllo molto accurate. C’è stato un principio di trasparenza sempre applicato. Anche laddove ci sono state criticità, nulla è stato nascosto, tutto è avvenuto alla luce del sole. L’unica preoccupazione dev'essere quella di non vaccinarsi”, ha concluso Gelmini.