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Vaccino Covid, Locatelli: "Per l'Italia 62 mln di dosi Pfizer e Moderna"

31 dicembre 2020 | 13.42
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"Ingeneroso dire ora che Italia in ritardo"

(Foto Afp)
(Foto Afp)

"Sommando le dosi di vaccino che abbiamo" e che avremo "a disposizione da parte di Pfizer e di Moderna, sostanzialmente arriviamo a sfiorare i 62 milioni di dosi. E questo deve essere sottolineato come ulteriore elemento della capacità dell'Italia di dotarsi delle dosi che servono per avviare una campagna vaccinale importante" come quella contro Covid-19, che "a tutti gli effetti sarà la più grande campagna vaccinale che la storia di questo Paese ha mai vissuto". Lo ha affermato Franco Locatelli, presidente del Consiglio superiore di sanità (Css), in conferenza stampa al ministero della Salute, facendo il punto sui numeri di dosi vaccinali destinate all'Itali per il quale è ""ingeneroso dire ora che Italia in ritardo".

Il nostro Paese, ha ricordato, "ha a disposizione già per il primo vaccino che è stato approvato", quello di Pfizer/BioNTech, "27 milioni e 370mila dosi. La negoziazione che è stata condotta a livello europeo ha portato, come annunciato dalla presidente" della Commissione europea "von der Leyen, alla disponibilità per l'Italia di 13 milioni e 285mila dosi addizionali, quindi solo con Pfizer nel nostro Paese andiamo oltre i 40 milioni di dosi". Inoltre, come noto "il 6 gennaio l'Agenzia europea del farmaco ha in programma di rendere pubblica la valutazione dell'idoneità per l'immissione in commercio del vaccino di Moderna". Pertanto "se il giudizio sarà positivo, come tutti auspichiamo fatta salva ovviamente l'indipendenza dell'Ema, saranno disponibili altri 10 milioni e 600mila dosi di vaccino molto simile a quello di Pfizer". Inoltre "è in corso, in fase avanzata di negoziazione, la possibilità di acquisire" ancora "un numero equivalente di dosi da parte di Moderna, quindi anche qui andremmo a 21 milioni e 200mila dosi". Complessivamente, appunto, quasi 62 milioni "senza contare poi gli ulteriori vaccini che potrebbero essere approvati dall'Ema, di CureVac, J&J, AstraZeneca e Sanofi".

Quanto a questa prima fase di avvio delle vaccinazioni, "oltre alle prime 470mila dosi" di vaccino ricevute, "nelle settimane a seguire per il mese di gennaio vi saranno ogni settimana dalle 450 alle 490mila dosi - ha evidenziato Locatelli - e questo è un dato assolutamente importante, perché documenta la capacità del Paese di dar corso alla campagna".

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