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Vaccino Johnson & Johnson, effetti collaterali in circolare dose richiamo

03 novembre 2021 | 21.37
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La dose booster con Pfizer o Moderna a 6 mesi dalla prima

Vaccino Johnson & Johnson, effetti collaterali in circolare dose richiamo

Chi ha ricevuto il vaccino anticovid Johnson & Johnson, monodose, come stabilisce l'Aifa riceverà una dose di richiamo con vaccino Pfizer (30 microgrammi) o Moderna (50 microgrammi) ad almeno 6 mesi dalla prima somministrazione.

La circolare diffusa dall'Aifa ripropone anche gli effetti indesiderati associabili al vaccino Johnson & Johnson. "Sono stati segnalati molto raramente coaguli di sangue in combinazione con bassi livelli di piastrine (sindrome trombotica associata a trombocitopenia)", si legge nel documento, che sollecita la richiesta di "assistenza medica se, entro 3 settimane dalla vaccinazione" si manifesta uno dei seguenti sintomi:

- mal di testa intensi o persistenti, visione offuscata, cambiamenti dello stato mentale o crisi epilettiche (convulsioni); - respiro affannoso, dolore al petto, gonfiore alle gambe, dolore alle gambe o dolore all’addome persistente; - lividi insoliti sulla pelle o macchie rotonde molto piccole localizzate in un punto diverso dal sito di vaccinazione.

"Richieda assistenza medica urgente se si manifestano sintomi di grave reazione allergica", si legge ancora in relazione ad altri sintomi: - sensazione di svenimento o stordimento; - cambiamenti nel battito cardiaco; - respiro affannoso; - respiro sibilante; - gonfiore delle labbra, del viso o della gola; - orticaria o eruzione cutanea; - nausea o vomito; - mal di stomaco.

Sono definiti effetti indesiderati molto comuni (possono interessare più di 1 persona su 10): mal di testa; nausea; dolori muscolari; dolore nel punto in cui viene eseguita l’iniezione; sensazione di estrema stanchezza.

Sono comuni (possono interessare fino a 1 persona su 10) il rossore nel punto in cui viene eseguita l’iniezione, gonfiore nel punto in cui viene eseguita l’iniezione, brividi, dolori articolari, febbre e tosse.

Meno frequenti (possono interessare fino a 1 persona su 100) eruzione cutanea, debolezza muscolare, dolore alle braccia o alle gambe, sensazione di debolezza, sensazione di malessere generale, starnuto, mal di gola, dolore alla schiena, tremore, sudorazione eccessiva, sensazione insolita sulla pelle, come sensazione di formicolio o pizzicore (parestesia), diarrea e capogiri.

Sono effetti indesiderati rari (possono interessare fino a 1 persona su 1.000) reazione allergica, orticaria, linfonodi gonfi (linfodenopatia), sensibilità ridotta, specialmente sulla pelle (ipoestesia), ronzio persistente nelle orecchie (tinnito), vomito, coauguli di sangue nelle vene (tromboembolia venosa, TEV).

Infine, gli effetti indesiderati molto rari (possono interessare fino a 1 persona su 10.000): coaguli di sangue spesso in siti insoliti (ad es. cervello, intestino, fegato, milza), associati a bassi livelli di piastrine nel sangue; grave infiammazione dei nervi che può causare paralisi e difficoltà nella respirazione (sindrome di Guillain-Barré (GBS)).

Vengono fefiniti effetti indesiderati con frequenza non nota (la frequenza non può essere definita sulla base dei dati disponibili) la reazione allergica grave, la sindrome da perdita capillare (una condizione che causa perdita di liquido dai piccoli vasi sanguigni) e i livelli bassi di piastrine (trombocitopenia immune), che possono essere associati a sanguinamento.

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