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Valle d'Aosta: Giachino (Confindustria), segnali confermano 2016 positivo

13 gennaio 2016 | 13.01
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Paolo Giachino
Paolo Giachino

"In apertura d’anno, la visione degli imprenditori valdostani si fa un po’ più ottimistica, soprattutto grazie ai segnali che arrivano sul fronte della produzione, degli ordini in generale e degli ordini per le esportazioni". Lo dice a Labitalia il presidente di Confindustria Valle d'Aosta, Paolo Giachino. "La risalita resta fragile e modesta -sostiene- rispetto al terreno perduto e gli avvenimenti economici e politici in diverse aree del mondo potrebbero creare ostacoli e contrarre gli scambi commerciali".

Dall'indagine previsionale del primo trimestre 2016 di Confindustria Valle d'Aosta, emerge che continua il trend positivo fatto registrare nei precedenti due trimestri del dato relativo all’andamento degli incassi: meno della metà degli imprenditori intervistati dichiara, infatti, di ricevere in ritardo i pagamenti rispetto ai tempi pattuiti, mentre il 54% dichiara di riceverli in linea rispetto ai tempi pattuiti.

Le aspettative relative alla produzione, pur rimanendo in terreno negativo tornano a migliorare: si passa, infatti, da un -11,54% dello scorso trimestre a un -8,33% dell’attuale. A far registrare la dinamica più positiva è il settore manifatturiero. Migliorano due parametri importanti che rappresentano un fondamentale indice di salute dell’economia: i nuovi ordini per le esportazioni che passano dallo 0% dello scorso trimestre a un 20% dell’attuale e anche il dato relativo all’acquisizione di nuovi ordini fa registrare un trend positivo riposizionandosi su valori positivi (12%), dopo la battuta d’arresto dello scorso trimestre (- 15,38%).

E’ sempre il settore manifatturiero a far registrare le dinamiche più positive. La quota di imprenditori che dichiara di voler procedere ad investimenti per ampliare la propria capacità produttiva passa da un 18,75% dello scorso trimestre a un 24,14% dell’attuale e diminuisce, di conseguenza, la quota di imprenditori che dichiarano di non voler procedere a nessun investimento che dal 53% dello scorso trimestre passa ad un 45% dell’attuale.

Recuperano terreno anche le aspettative in merito all’andamento occupazionale che torna ad attestarsi su valori positivi (6,67%). Anche in questo caso a mostrare maggiore ottimismo è il settore manifatturiero, anche se si tratta per lo più di ingressi per sostituzioni di personale in uscita e, quindi, sostanzialmente il numero complessivo degli occupati resta stabile.

Stabile rimane il dato concernente la propensione degli imprenditori a utilizzare lo strumento della cassa integrazione: rimane alta la quota di imprenditori che dichiara che non vi farà ricorso nel prossimo futuro (77%).

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