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Vaticano, il Papa nomina otto cardinali e sette laici al Consiglio per l'Economia

08 marzo 2014 | 16.14
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Vaticano, il Papa nomina otto cardinali e sette laici al Consiglio per l'Economia

Il Papa ha nominato 'ad quinquennium' otto cardinali che saranno coordinati dal card. Reinhard Marx, arcivescovo di Monaco, e sette laici in qualità di membri del Consiglio per l'Economia.

Il consiglio, ha spiegato il portavoce vaticano padre Federico Lombardi, "è un organo con una propria autorità di indirizzo, non un mero organo consultivo della segreteria per l'Economia" e il primo incontro è fissato a maggio. Il nuovo giro di nomine per il controllo sulle finanze vaticane rientra nell'ambito delle nuove istituzioni create dal Papa con il motu proprio 'Fidelis dispensator et prudens' del 24 febbraio scorso. In particolare, gli otto porporati scelti da Bergoglio, oltre al coordinatore card. Marx, saranno i card. Juan Luis Cipriani Thorne, arcivescovo di Lima; Daniel Di Nardo, arcivescovo di Galveston-Huston; Wilfrid Fox Napier, arcivescovo di Durban: Jean Pierre Ricard, arcivescovo di Bordeaux; Norberto Rivera Carrera, arcivescovo del Messico; l'arcivescovo di Hong Kong John Tong Hon; il vicario generale della diocesi di Roma Agostino Vallini.

Nel Collegio anche sette esperti laici. Vice coordinatore sarà il maltese Joseph Zara. Inoltre nel collegio entrano il francese Jean Baptiste de Franssu e il canadese John Kyle. Lo spagnolo Enrique Llano Cueto; il tedesco Jochen Mesemer, l'italiano Francesco Vermiglio, professore di Business Administration all'Universita' di Messina e da Singapore George Yeo.

La costituzione da parte del Papa del Consiglio per l'Econonia "è un passo chiave verso il consolidamento delle attuali strutture gestionali della Santa Sede al fine di migliorare il coordinamento e la vigilanza sulle questioni economico-amministrative", spiega Padre Lombardi ricordando che alcuni cardinali nominati nel Consiglio (Cipriani Thorne, Napier, Rivera Carrera, Hong Ton e Vallini) così come il cardinale Pell, nuovo prefetto della segreteria per l'Economia, "erano tutti membri del Consiglio per lo studio dei problemi organizzativi ed economici della Santa Sede (consiglio dei 15) che ha cessato di esistere". Marx e Pell, ricorda ancora il portavoce vaticano, "sono entrambi membri del Consiglio dei cardinali per la riforma della Costituzione Apostolica 'Pastor bonus' e per aiutare il Santo Padre nel governo della Chiesa universale".

E nel solco della nuova linea nell'amministrazione economica del Vaticano, Bergoglio in un messaggio inviato per il simposio internazionale della Congregazione per gli Istituti di Vita Consacrata ha invitato a vigilare affinché i beni degli Istituti religiosi vengano amministrati con "oculatezza e trasparenza". E' il monito che papa Francesco rivolge .

Per il Pontefice ''occorre vigilare attentamente affinché i beni degli Istituti siano amministrati con oculatezza e trasparenza, siano tutelati e preservati, coniugando la prioritaria dimensione carismatico-spirituale alla dimensione economica e all'efficienza, che ha un suo proprio humus nella tradizione amministrativa degli Istituti che non tollera sprechi ed è attenta al buon utilizzo delle risorse. All'indomani della chiusura del Concilio Vaticano II, il Servo di Dio Paolo VI richiamava a ''una nuova ed autentica mentalità cristiana'' e a un ''nuovo stile di vita ecclesiale'''.

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