Roma, 8 mag. - (Adnkronos/Ign) - "Non vedo perché dovrei temere" ripercussioni sul voto, "Scajola non è candidato, sono addolorato per lui, ma di giustizia non voglio e non posso parlare". Silvio Berlusconi, alla vigilia del suo affidamento ai servizi sociali, commenta così ai microfoni del Tg1 l'arresto dell'ex ministro dell'Interno.
Quanto all'impegno nella casa famiglia di Cesano Boscone, lo affronterò "come un uomo abituato da sempre a fare del bene agli altri, in particolare alle persone più deboli, agli anziani, agli ammalati. Lo farò anche stavolta, con impegno e umiltà, come mi ha insegnato mia madre".
Già in mattinata ai microfoni di Radio Capital aveva ostentato ottimismo: ''Sarà un'esperienza che mi arricchirà'. Vivo con la certezza che saprò aiutare chi ha bisogno''.
Bocca cucita sull'annunciata sorpresa per i malati di Alzheimer che assisterà. ''E' un segreto assoluto, non posso parlare...''. Il Cav poi indica qualche indizio: ''In sintesi posso dire che sto facendo una ricognizione delle ultime cure inventate per l' Alzheimer per dare modo agli infermi di poter fare qualcosa in più''.
Il leader di Forza Italia interviene poi sulle ultime notizie che filtrano dalla Procura di Milano con lo scontro, tutto interno, sulla competenza del caso Ruby. Il pm Ilda Boccassini ''aveva delle motivazioni, che dentro di lei sono molto forti, di interrogare delle persone che lei pensava potessero farmi male. Tutto quel processo è una farsa, fa parte della tempesta perfetta del 2011 realizzata per il colpo di Stato che poi ha portato il mio governo a dare le dimissioni. Io diedi le dimissioni perche' ci stavano venendo sottratti, in maniera precisa e organizzata, nostri parlamentari e non avremmo più avuto la maggioranza''.
Una battuta anche sul futuro di Seedorf al Milan. ''Lo decide il Consiglio, lo decidiamo tutti insieme alla fine di questo campionato''
