Padova, 26 mar. (Adnkronos Salute) - Un uomo di colore di 33 anni del Camposampierese è rimasto intossicato per un caso di botulismo dopo aver mangiato una zuppa di legumi e cereali refrigerati, ma si è salvato grazie all'intervento dei sanitari. Un esempio virtuoso di sanità, sottolinea Francesco Benazzi, direttore generale dell'Ulss 15 Alta Padovana: "Ciò per come le strutture sanitarie sono intervenute all'unisono con estrema efficacia a tutti i livelli", afferma in una nota, ringraziando "tutto il personale che è intervenuto con estrema competenza, dedizione e prontezza". Anche tenendo conto del fatto che l'episodio si è verificato nel week end, l'ingranaggio dei soccorsi si è mosso con il giusto tempismo. Ora il paziente è in lenta ripresa, nonostante la prognosi sia ancora riservata.
Il 19 marzo - ricostruisce l'Ulss 15 - il paziente ha ingerito il prodotto e il 21 si è recato al Pronto soccorso: i sintomi gastroenterici sono virati in poco tempo in quelli neurologici come diplopia, riduzione muscolare e paresi arti e grave insufficienza respiratoria. A quel punto è scattato l'intervento degli specialisti di neurologia e oculistica, con il ricovero in rianimazione con respirazione assistita. La diagnosi clinica conclusiva ha portato all'intossicazione alimentare da botulino ed è stato allertato il Sisp dell'azienda sanitaria, che ha subito avviato indagine epidemiologica.
I tecnici hanno recuperato i resti del cibo potenzialmente incriminato e i campioni sono stati inviati all'Istituto zoopriflattico delle Venezie che nella giornata di domenica 23 marzo ha confermato la presenza del botulino. Dopo la chiamata al Centro antiveleni di Milano, è scattata l'attivazione del ministero della Salute con il protocollo d'urgenza e di allerta e disposto il sequestro del prodotto, con invio di un campione all'Istituto superiore della sanità a Roma per la tipicizzazione.