Il sindaco di Verona correrà da solo, ma cerca accordi per sottrarre voti a Zaia e Fi. Quagliariello e De Poli lavorano per un'intesa: si ragiona su lista di Area Popolare a sostegno dei 'tosiani'.
Correrò da solo in Veneto, va ripetendo Flavio Tosi come un mantra, ma si fanno sempre più serrate le trattative per un'intesa con l'Ndc di Angelino Alfano. Sono giorni, infatti, di contatti e incontri, decisivi per la strategia in campagna elettorale del sindaco ribelle di Verona, che punta a sottrarre voti al governatore uscente Luca Zaia, forte del sostegno di Forza Italia. Le diplomazie sono al lavoro. Il coordinatore nazionale di Ncd, Gaetano Quagliariello e il vicesegretario vicario Udc Antonio De Poli, hanno sondato più volte i tosiani per stringere un'alleanza politica: Area Popolare si presenterebbe con una sua lista (sarebbe ormai pronto anche il nuovo simbolo), che garantirebbe l'appoggio al primo cittadino veronese.
Ieri, in missione a Roma, Tosi ha avuto una serie di colloqui: ha incontrato l'azzurra Mariarosaria Rossi, fedelissima del Cav, e, a quanto si apprende, avrebbe avuto un faccia a faccia anche con De Poli. Di certo, per ora, c'è che a sostenere la corsa di Tosi ci saranno liste civiche, per un bis dell'esperimento alle comunali di Verona del 2012. Un'eventuale alleanza con gli alfaniani, infatti, ragionano nell'entourage tosiano, comporta pro e contro: potrebbe, infatti, trasformarsi anche in un'arma a doppio taglio e fornire a Matteo Salvini il pretesto per l'accusa di tradimento per fare inciuci con gli ex Dc, da sempre considerati il nemico numero uno della Lega e di qualsiasi idea di autonomismo.
Dopo lo strappo con la Lega, i fedelissimi di Tosi restano molto attivi: continuano a sondare il terreno contattando i delusi di altri partiti del centrodestra, tra le fila di Ncd, Fdi e Fi. Nei giorni scorsi sarebbe stato contattato l'ex esponente di Fratelli d'Italia, Massimo Corsaro. Al Senato sono dati ormai in uscita le senatrici Patrizia Bisinella (compagna del sindaco veronese nella vita), Raffaela Bellot e Emanuela Munerato. Alla Camera, invece, pronti a voltare pagina Matteo Bragantini e Roberto Caon.