Padova, 18 feb. (Adnkronos Salute) - Nel Reparto di ortopedia di Cittadella sono stati eseguiti per la prima volta in Veneto due interventi chirurgici all'anca con una nuova tecnica mininvasiva chiamata 'Bikini', che passa dall'inguine. "La via d'accesso anteriore all'anca - spiega Giovanni Grano, direttore del reparto e autore delle operazioni - risponde ai requisiti di mini-invasività intesa come rispetto delle strutture anatomiche. Tale accesso prevede un'incisione a livello della piega inguinale. Inoltre, utilizzando il passaggio tra i piani muscolari, senza la disinserzione dei tendini dalle strutture ossee, garantisce una notevole riduzione del dolore nel periodo post-operatorio, una ridotta ospedalizzazione e un più rapido recupero funzionale". Sul fronte dell'estetica, dunque, l'intervento 'a Bikini' rende praticamente invisibile la cicatrice chirurgica.
Recentemente, in risposta alla domanda di pazienti sempre più giovani e con elevate richieste funzionali - sottolinea in una nota la Ulss 15 Alta Padovana - la ricerca ortopedica ha dimostrato particolare interesse verso la filosofia della 'Tissue Sparing Surgery', inteso in chirurgia protesica come la conservazione del patrimonio osseo e dei tessuti molli quali cute, muscoli, tendini, vasi e nervi, che si traduce in termini pratici con l'utilizzo di vie d'accesso chirurgiche sempre più innovative e 'invisibili'.
"L'artoprotesi dell'anca - evidenzia il direttore generale della Ulss 15, Francesco Benazzi - è uno degli interventi più eseguiti e di maggior successo nella chirurgia ortopedica". L'obiettivo è "eliminare il dolore spesso causato da una patologia degenerativa quale l'artrosi, ripristinare una buona articolarità e permettere al paziente di svolgere le proprie attività quotidiane nella progressiva ripresa di autonomia e funzionalità". Questa nuova tecnica permette anche di ridurre l'ospedalizzazione, con tutte le conseguenze positive del caso.