Treviso, 11 apr. (Adnkronos Salute) - Veterinaria pubblica, veterinaria privata ed allevatori alleati contro la malattia emorragica virale (Mev). C'è stata "grande partecipazione", informa infatti l'Ulss 8 di Asolo, al convegno organizzato dai Servizi veterinari Ulss e dall'Istituto zooprofilattico di Treviso, con il patrocinio del Comune di Trevignano, che si è svolto ieri al Teatro di Trevignano sul tema della Mev, nuova variante francese.
La Mev - spiega la Ulss 8 in una nota - colpisce animali di tutte le età, in particolare dopo i 15 giorni di vita, con mortalità dal 40 al 90% in animali non vaccinati. Per la forma 'classica', già presente da oltre 20 anni, esistono dei vaccini efficaci, ma dal 2010 è in circolo la nuova variante francese del virus, così denominata perché comparsa in Francia per la prima volta, e per la quale in Italia non è ancora in commercio un adeguato presidio vaccinale. Da qui l'apprensione degli allevatori trevigiani, che rappresentano il 25% della produzione nazionale della carne di coniglio. Recentemente 4 allevamenti del territorio sono stati colpiti dalla malattia e costretti all'abbattimento di tutti gli animali presenti.
Dai conigli morti sono stati prelevati i fegati da cui l'Istituto zooprofilattico di Perugia sta producendo circa 600.000 dosi di vaccino stabulogeno che permetterà di arginare la malattia attraverso la vaccinazione con relativi richiami, dapprima degli allevamenti più vicini ai focolai e progressivamente di tutti i conigli riproduttori allevati nella provincia di Treviso. Inoltre, le istituzioni stanno lavorando per ottenere l'autorizzazione ministeriale per importare dalla Francia il vaccino sperimentale già commercializzato oltre confine.
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